Tornano a stampare euro falsi nel bunker sotto sequestro, la banda di Napoli beccata di nuovo: la porta segreta per aggirare i sigilli


Non sono bastati i sigilli per scoraggiare una banda di falsari che si era vista sequestrare la propria stamperia dentro un bunker. A distanza di un anno, i carabinieri hanno arrestato quattro persone scoperte a produrre ancora una volta banconote false da 20, 50 e 100 euro in quella stamperia nel quartiere Barra di Napoli. I quattro sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla produzione e distribuzione di banconote false. I militari hanno notificato due arresti in carcere, uno ai domiciliari e un obbligo di dimora a Napoli.
La porta segreta
L’accesso al bunker era possibile solo attraverso una parete di mattoni mobile, posizionata su rotaie, che veniva spostata grazie a un meccanismo elettronico artigianale. Il bunker si trova vicino al garage di quello che secondo i militari è il capo della banda di falsari.
I sigilli un anno fa
Il sequestro della stamperia risale al 14 agosto 2024, quando con una imponente operazione dei carabinieri era stato dato un duro colpo all’organizzazione di falsari. Finché lo scorso 14 marzo i militari hanno seguito alcuni sospettati. A quel punto hanno scoperto che la produzione era ripresa, proprio nello stesso bunker che in teoria era stato sequestrato.