Gaza, ancora bombardamenti sulla Striscia: 12 morti. Si incendia anche il fronte tra Usa e Houthi


Nuovi raid israeliani sulla Striscia di Gaza. All’alba di oggi, mercoledì 26 marzo, l’Idf ha colpito a tappeto ampie zone dell’enclave palestinese, tra cui le aree densamente popolate di Rafah e Khan Younis. Secondo l’emittente araba Al Jazeera, sarebbero morte dodici persone, di cui cinque bambini. A nord sarebbe stata colpita un’abitazione civile: tra le vittime una madre e i suoi figli, compreso un neonato di sei mesi. Da quando Tel Aviv ha ripreso l’offensiva a Gaza, dopo il fallimento delle trattative per una seconda fase della tregua, secondo l’Onu oltre 124mila palestinesi sarebbero dovuti fuggire dalle loro abitazioni.
Mar Rosso, gli Houthi colpiscono portaerei americana: «Rispondiamo all’escalation con l’escalation»
Non si affievoliscono neanche gli scontri sul fronte del Mar Rosso. Gli Houthi hanno rivendicato di aver colpito la portaerei americana Harry S. Truman. Immediata la rispsota delle forze aeree statunitensi, che hanno condotto 17 raid notturni sullo Yemen, «colpendo obiettivi militari». Secondo il portavoce delle milizie yemenite, ci sarebbero stati «scontri di diverse». E gli Houthi hanno poi promesso di non rallentare i loro sforzi militari:«Fronteggeremo l’aggressione americana e risponderemo all’escalation con l’escalation».
Give ‘em Hell Harry!!!#HouthisAreTerrorists pic.twitter.com/BdYihp7PyK
— U.S. Central Command (@CENTCOM) March 25, 2025
Gaza, ucciso inviato del quotidiano giapponere Asahi Shimbun
Nei bombardamenti condotti da Israele ieri, martedì 25 marzo, sulla Striscia di Gaza sarebbe rimasto ucciso Mohammad Mansour, giornalista inviato del celebre quotidiano giapponese Asahi Shimbun. A darne notizia è lo stesso giornale in un comunicato. Il 29enne sarebbe morto dopo che un missile ha colpito la sua casa di Khan Younis, nel sud dell’enclave, dove viveva con moglie e figlio. «Gli attacchi contro i civili, compresi i giornalisti, non possono essere tollerati in nessuna circostanza», ha scritto l’Asahi Shimbun.