Carlo Cracco risponde a Ultima Generazione, la reazione dopo i blitz al suo ristorante e l’accusa di furto


Dopo il terzo blitz di Ultima Generazione nel suo ristorante in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, Carlo Cracco risponde con una storia su Instagram alla richiesta degli attivisti. «Per chi viene da noi, non offriamo pasti sospesi, ma tanta pubblicità gratuita. Quella sì». È netta la replica dello chef vicentino dopo le ripetute richieste dei climattivisti, che in tre diverse occasioni si sono presentati presso il suo locale chiedendo che questo inizi a offrire, una volta a settimana, pasti gratuiti agli indigenti e ai bisognosi. Un rifiuto netto con cui lo chef non fa riferimento all’accusa di Ultima Generazione, che ieri ha diramato un comunicato nel quale afferma di aver denunciato lo chef stellato per il furto di un cellulare con il quale veniva ripreso uno degli atti dimostrativi.

Ultima Generazione contro Carlo Cracco
Dunque, se effettivamente ci saranno sviluppi legali annunciati dagli attivisti, saranno gli avvocati a parlare. Nelle tre dimostrazioni di dissenso, gli attivisti di Ultima Generazione hanno interrotto il servizio del ristorante. La prima volta introducendosi nel locale e chiedendo allo chef di aiutare i più poveri. La seconda, con lo stesso obiettivo, versando della salsa di pomodoro sul pavimento del dehors. E la terza, ordinando e poi rovesciando dei bicchieri di vino. «Gridiamo contro l’assurdità di un paese dove una cena di lusso costa quanto la spesa mensile di una famiglia. E ancora, da Carlo Cracco, solo silenzio», avevano incalzato gli attivisti provando a sollecitare una risposta da parte dell’ex giudice di Masterchef.