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La rivelazione di D’Alema su Zelensky: «Mi ha chiesto aiuto: sono stato in missione per lui in Cina e Brasile». La reazione di Lula e quella cinese

Massimo D'Alema
Massimo D'Alema
L'ex presidente del Consiglio ha raccontato a un convegno con Gianfranco Fini di aver raccolto la richiesta disperata di aiuto da parte del presidente ucraino

L’ex premier Massimo D’Alema ha raccontato di aver svolto almeno un paio di missioni per conto di Volodymyr Zelensky. Lo ha raccontato lo stesso D’Alema nel corso di un dibattito con Gianfranco Fini. I due si sono ritrovati a Roma all’Istituto affari internazionali per il convegno intitolato «La politica estera italiana al tempo di Trump». E dopo un primo giro di riscaldamento, con D’Alema che è tornato a rimproverare all’Europea di aver spinto su una guerra che «era chiaro non poteva essere vinta da nessuno», è arrivata la confidenza sulla richiesta di aiuto da parte del presidente ucraino.

La richiesta d’aiuto di Zelensky

Zelensky avrebbe avvicinato D’Alema a margine di un’iniziativa a sui Balcani: «E mi disse chiaramente che il suo Paese rischiava il disastro, perché “gli americani prima o poi si sfileranno e gli europei non sono affidabili”. Poi mi chiese di andare in Brasile e a Pechino per capire se Lula e Xi Jinping potevano fare qualcosa. Io ci sono andato, ma Lula mi ha quasi messo alla porta, dicendomi che l’Ucraina era un problema degli americani e che se la vedessero loro, piuttosto secondo lui mi sarei dovuto interessare della Palestina».

I cinesi e lo smacco all’Ue

Dopo il Brasile, è stata la volta della Cina. D’Alema racconta che quando ha avuto un contatto con Pechino, ha capito che «I cinesi invece avevano un piano. Parlai con il responsabile della politica estera del partito comunista, non con l’ultimo sottosegretario. Mi disse: si potrebbe pensare a una forza internazionale, un po’ come accadde nel Kossovo. Poi mi congedò con una frase che mi fece riflettere: sa, lei è il primo europeo venuto a parlarci di questo, gli altri ci chiedono solo di non sostenere la Russia».

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