Il farmaco che uccide le zanzare quando succhiano sangue umano. Come funziona e perché potrebbe debellare la malaria


Il fastidioso ronzio, l’atterraggio quasi impercettibile, la puntura, e poi via verso la prossima vittima. Da centinaia di migliaia di anni le zanzare tormentano animali ed esseri umani. Ma l’assillo potrebbe presto volgere al termine. Gli scienziati hanno scoperto un medicinale in grado di rendere quel sorso di sangue l’ultimo pasto della zanzara. La sostanza in questione è il nitisinone che in uno studio condotto da un team della Liverpool School of Tropical Medicine, nel Regno Unito, si è rivelato in grado di uccidere le zanzare una volta disciolto a basse dosi nel sangue umano. Nel corso della ricerca, pubblicata sulla rivista Science, quando le zanzare si sono nutrite del sangue di tre persone che stavano già assumendo nitisinone per curare una malattia genetica, gli insetti sono morti entro 12 ore.
A cosa serve e come funziona il nitisone
La sostanza viene comunemente utilizzata per il trattamento di alcune malattie rare ereditarie. La principale di queste è la tirosinemia ereditaria di tipo 1 (HT-1): una malattia infantile rara a causa della quale l’organismo non riesce a degradare completamente l’amminoacido tirosina. Di conseguenza, si formano e si accumulano nel corpo sostanze dannose, che causano problemi epatici gravi e cancro al fegato nei bambini piccoli. Il nitisone, commercializzato come Orfadin, agisce bloccando la produzione di una proteina specifica, che porta a una riduzione dei sottoprodotti tossici della malattia nel corpo umano.
I risultati preliminari del nitisone contro le zanzare
Quel che conta in questo caso, però, è un’altra proprietà del nitisone: quando le zanzare bevono sangue che lo contiene, muoiono rapidamente. Per questo, gli scienziati sperano di usarlo per ridurre la diffusione della malaria, spiega Lee R. Haines, microbiologo della Liverpool School of Tropical Medicine. Tuttavia, è importante sottolineare che i risultati della ricerca sono preliminari, e sono necessari ulteriori studi per poter utilizzare il nitisone contro le zanzare. Una delle possibilità che deve essere scongiurata, è che una massiccia diffusione del farmaco possa inficiare la vita di altri insetti impollinatori, mettendo a rischio interi ecosistemi già minacciati dalla riduzione delle popolazioni di questi animali. Altro potenziale ostacolo è la resistenza che le zanzare potrebbero sviluppare nel lungo periodo.