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Ostia, 5 stabilimenti in fiamme poche ore dopo il via libera alla gara per le concessioni: fermato un 25enne romano

27 Marzo 2025 - 08:40 Ugo Milano
ostia incendi stabilimenti concessioni
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Nel pomeriggio di mercoledì, il Cosiglio di Stato aveva dato l'ok al bando per 31 concessioni, dopo lo stop del Tar del Lazio. Già lunedì erano stati colpiti altri due lidi

Due e cinque fanno sette, come il numero di incendi misteriosamente scoppiati in altrettanti stabilimenti balneari di Ostia tra lunedì 24 e mercoledì 26 marzo. In una sequenza di fiamme e cenere che tanto misteriosa non è, e che fa seguito – almeno per i cinque roghi della serata di mercoledì – alla decisione del Consiglio di Stato di concedere il nullaosta alla gara per le concessioni balneari. Lunedì, appunto, i primi due casi con danni di entità abbastanza contenuta tra il Le Dune e il Belsito.

Mercoledì sera, intorno alle 21, un filotto netto partito dal Vittoria e che ha coinvolto Plinius, Salus, Elmi e Delfino. Cinque stabilimenti divorati dalle fiamme: non solo cabine, ma anche i pedalò (tra cui quelli iconici a forma di cigno del Vittoria) e le sdraio. Tentativi anche al Battistini e al Capanno, ma la presenza di persone all’interno li ha risparmiati. Al momento è stata fermata una coppia di italiani, ma a loro carico non sono ancora state formulate accuse.

La decisione del Consiglio di Stato e i cinque incendi

Un’opera quasi chirurgica, uno dopo l’altro i lidi sono caduti preda delle fiamme. In un casi, i Vigili del fuoco intervenuti per sedare i roghi hanno trovato anche il copertone utilizzato per appiccare l’incendio. Un gesto di protesta? Un dispetto di cattivo gusto? O forse un semplice piromane? Certo, fa sollevare più di un sopracciglio il fatto che poche ore prima il Consiglio di Stato avesse accettato il ricorso del Campidoglio, che aveva impugnato la sospensione del bando per le concessioni balneari del X Municipio da parte del Tar del Lazio. Il tribunale amministrativo aveva accolto le proteste di alcuni gestori, che non gradivano la durata annuale della gara e l’obbligo di pagare una royalty al Comune di Roma, tassa in più rispetto al canone demaniale. Ora, invece, il bando che rimetterà in gioco 31 concessioni ha il definitivo via libera.

Il sospettato e la posizione del sindaco Gualtieri

Gli incendi si sono innalzati uno dopo l’altro in luoghi abbastanza distanti tra loro, circa 2,5 chilometri. Al momento l’ipotesi degli inquirenti è che non si tratti di un solo piromane ma di almeno due, che hanno agito quasi in contemporanea. Intorno alle 23 di ieri sera sono stati fermati un 25enne romano e una ragazza che si trovava con lui. Portati in commissariato, sono stati sentiti e hanno fornito versioni ritenute poco attendibili e non convincenti.

L’uomo non sarebbe riuscito a spiegare perché si trovava in spiaggia, ma nel suo zaino non sono stati trovati elementi riconducibili ai roghi. Gli investigatori, intanto, stano passando in rassegna i video delle telecamere di sorveglianza per capire se ci sia una connessione tra gli episodi di mercoledì e quelli di lunedì. Nella giornata di giovedì, il sindaco Roberto Gualtieri parteciperà al Comitato per l’ordine e la sicurezza in Prefettura, dove con il prefetto di Roma Lamberto Giannini sarà affrontata la questione.

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