Nascondevano cocaina e crack dentro un albero: sei arresti a Roma per traffico di stupefacenti


C’è chi tira fuori il coniglio dal cappello e chi, da una tana perfetta per l’animale, tira fuori dosi di cocaina e crack. Alcuni stupefacenti erano nascosti in una buca scavata sulla base concava del tronco di un albero, altri su un muretto rialzato ed invisibile agli occhi dei passanti. All’alba di oggi, giovedì 27 marzo, sei persone sono state arrestate per traffico di stupefacenti a Roma, nella frazione di Tor Bella Monaca. A finire in manette un 43enne romano, già ai domiciliari ma intercettato dalle forze dell’ordine mentre circolava in tutta tranquillità per strada, e cinque pusher tra i 19 e i 34 anni, originari del Lazio e del Nord Africa.
I nascondigli e le “vedette” nella piazza di spaccio
Il meccanismo era ben oliato. La piazzetta di spaccio offriva nascondigli ottimi – naturali e artificiali – ma soprattutto dava la possibilità di tenere sotto osservazione la zona senza incorrere in rischi. Le sterpaglie e i muretti rialzati facevano ombra sulla compravendita di droga. Auto appostate agli angoli segnalavano l’arrivo delle forze dell’ordine e, al contempo, erano utilizzate come deposito per gli stupefacenti. Nel blitz, gli agenti hanno sequestrato oltre 70 dosi di cocaina e crack, già impacchettate per la vendita al dettaglio. L’autorità giudiziaria ha già convalidato l’arresto.