Giorgia Meloni e i dazi: «Calma. Trump fa i suoi interessi, io i miei»


Giorgia Meloni dice che sui dazi di Donald Trump bisogna mantenere la calma. E lavorare per una buona soluzione comune. Evitando di reagire d’istinto. La premier parla oggi in un’intervista al Financial Times. E dice che l’Europa dovrebbe adottare un approccio del genere rispetto alle tariffe del 25% sui beni importati annunciate dal presidente degli Stati Uniti. Meloni ammette che i dazi elevati su alcuni beni specifici stanno causando attriti. Ma dice anche che «ci sono grandi differenze sui singoli beni. È su questo che dobbiamo lavorare per trovare una buona soluzione comune».
Giorgia e l’Ue
Mentre la Commissione europea ha promesso di reagire contro i dazi annunciati da Trump, Meloni auspica che l’Unione Europea mantenga la calma. «A volte ho l’impressione che rispondiamo semplicemente d’istinto. Su questi argomenti bisogna dire: ‘Mantenete la calma, ragazzi. Pensiamoci’». Anche se, aggiunge, «non è facile competere con qualcuno che in un giorno può firmare 100 ordini esecutivi». Secondo la premier gli Stati Uniti perseguivano da tempo un programma sempre più protezionistico e a questo proposito ha citato l’Inflation Reduction Act di Joe Biden. «Pensate davvero che il protezionismo negli Stati Uniti sia stato inventato da Trump?», si chiede retorica.
Trump e l’Unione
La premier respinge l’idea che l’Italia debba schierarsi tra gli Stati Uniti e l’Europa. Definendola una scelta infantile e superficiale .Nella sua prima intervista con un quotidiano straniero da quando è entrata in carica nel 2022, la premier ha affermato che è «nell’interesse di tutti» superare le gravi tensioni nelle relazioni transatlantiche. E ha descritto le reazioni di alcuni leader europei a Trump come «un po’ troppo politiche», sostenendo che avrebbe fatto tutto il necessario per difendere gli interessi del suo Paese. «Io sono conservatrice- Trump è un leader repubblicano. Sicuramente sono più vicina a lui che a molti altri. E capisco un leader che difende i suoi interessi nazionali», ha affermato Meloni. «Io difendo i miei».
L’Ucraina
Infine, la premier italiana esprime fiducia negli sforzi di Trump per la pace in Ucraina. Sottolineando ripetutamente la necessità di forti garanzie per assicurare che la Russia non riprenda la guerra in futuro. E si dice scettica sulla proposta francese e britannica di una forza di rassicurazione europea per l’Ucraina, che potrebbe essere vista da Mosca come una provocazione. «Dobbiamo stare attenti qui. Può essere vista più come una minaccia». Invece, la presidente del Consiglio sostiene l’estensione della clausola di difesa reciproca dell’articolo 5 della NATO all’Ucraina, senza effettivamente ammettere Kiev nell’alleanza. Il che, a suo dire, sarebbe più facile e più efficace di altre proposte.