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Il governo va contro il ricorso della Sardegna sulla decadenza della presidente Alessandra Todde

alessandra todde giuseppe conte elezioni sardegna
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Il Consiglio dei ministri si è deciso di costituirsi in giudizio davanti alla Corte costituzionale nel procedimento per conflitto di attribuzioni

Lo scontro è servito. Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha deliberato di resistere nel giudizio per conflitto di attribuzione proposto, ai sensi dell’articolo 134 della Costituzione, dalla regione Sardegna contro lo Stato e, per esso, il presidente del Consiglio dei ministri, il Collegio regionale di garanzia elettorale presso la Corte d’appello di Cagliari e il ministero della giustizia per l’annullamento dell’ordinanza-ingiunzione del 20 dicembre 2024, depositata in data 3 gennaio 2025, di decadenza di Alessandra Todde dalla carica di Presidente della regione Sardegna. Lo si legge si legge nel comunicato finale del Cdm.

Cosa sostiene la regione Sardegna? Se cade la presidente dovrebbe decadere anche l’intero consiglio regionale. Eppure, precisano da Villa Devoto, l’organo assembleare può decadere solo in alcuni casi specifici: sfiducia dell’Aula, decesso, gravi violazioni di legge o atti contrari alla Costituzione. Non tramite quindi un’ordinanza ingiunzione emessa dal collegio di garanzia come è accaduto nel caso della governatrice Todde. Ora la parola potrebbe passare alla Corte Costituzionale.

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