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«L’ex moglie dell’uomo che ha vinto 88 milioni al Superenalotto vuole metà dei soldi». Ma c’è un problema

28 Marzo 2025 - 06:11 Alba Romano
superenalotto vince 88 milioni moglie metà cifra
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La storia sarebbe capitata a un 50enne di Caserta. Ma l'avvocato che rappresenta la donna è Francesco Di Giovanni di GIustitalia. Già finito in altre occasioni agli onori delle cronache. Per fake news

L’uomo che appena otto giorni fa ha vinto 88 milioni al Superenalotto a Roma ha un problema. L’ex moglie. Che è pronta a portarlo davanti a un giudice. Per avere la sua metà della vincita. Svelando così la sua identità. Il fortunato che ha centrato il jackpot con un biglietto da 3 euro venduto in via della Giustiniana 71 è un 50enne originario di Caserta. A lui hanno già scritto gli avvocati della donna, visto che lui non è ancora legalmente separato. La coppia, residente a Rovigo, è in comunione dei beni. E quindi la donna vuole o la metà della somma o un mantenimento mensile adeguato. O almeno questa è la storia che si racconta. Ma c’è qualche dubbio.

La conversazione

Il Messaggero racconta oggi in un articolo che il vincitore è stato tradito da un messaggio WhatsApp. Ovvero quello in cui ha raccontato alla sorella della vincita. Il messaggio, non si sa come, è stato letto anche dall’ex moglie. Che ha 45 anni, fa l’estetista a domicilio e l’insegnante di pilates. Proprio lei nei mesi precedenti aveva assunto un investigatore privato. Che aveva scoperto che il marito la tradiva. Per questo i due avevano concordato la separazione. Prima della vincita da parte dell’uomo. Ma lei è pronta a portarlo davanti al tribunale civile per avere la sua parte. Ma proprio qui nasce il dubbio sulla veridicità della vicenda. Secondo l’articolo «i legali della donna, dello studio Francesco Di Giovanni di Roma, non hanno dubbi: visto che il matrimonio era ancora in vigore al momento della vincita, e i coniugi erano in regime di comunione dei beni, gli 88.232.801,88 euro portati a casa con una schedina da 3 euro fanno parte del patrimonio comune».

Francesco Di Giovanni

Francesco Di Giovanni infatti è già noto alle cronache. A marzo 2024 per esempio, indicato come presidente di Giustitalia, ha diffuso la notizia di un ritrovamento di buoni postali per 160 milioni di lire a Sondrio, che però Bankitalia si rifiutava di convertire. Si trattava di una fake news. Nel 2025 poi un altro caso di buono postale, stavolta da 5 mila lire nominali diventate 61 mila euro al cambio d’oggi (!). Repubblica ricorda che già in passato l’associazione Giustitalia «si era resa protagonista di storie simili e non verificabili di persone che avevano trovato ingenti somme in lire in vecchi armadi. Questa volta il protagonista avrebbe trovato la somma in una vecchia cassapanca della nonna. Ma essendo passati oltre vent’anni dall’entrata in circolazione dell’euro, la Banca d’Italia non avrebbe concesso più la conversione».

La collezione

Il sito Butac (Bufale un tanto al chilo) di Michelangelo Coltelli raccoglie anche un bell’elenco di “ritrovamenti casuali” o eredità immaginifiche da incassare, sempre per buoni postali o affini. Certo, una bella fortuna e una casualità interessante visto che tutti i casi di cronaca finiscono in mano allo stesso avvocato. Nel caso della vincita al Superenalotto l’articolo racconta che i legali della donna appartengono proprio allo studio di Francesco Di Giovanni. E poi aggiungono che «le vincite delle lotterie e dei giochi nazionali (Totocalcio, Superenalotto, Gratta e vinci, Lotteria Italia) rientrano nella comunione legale dei coniugi», anche se la schedina è stata acquistata con il denaro personale di uno solo dei due.

La metà della vincita?

Sempre secondo il Messaggero gli avvocati dell’uomo, che a otto giorni dalla vincita e chissà a quanti dalla scoperta della moglie sono già pronti a rispondere, sostengono che l’uomo aveva lasciato da tempo il tetto coniugale e che la separazione è stata già concordata verbalmente. La vincita «rappresenterebbe quindi un evento personale successivo alla fine effettiva del matrimonio». La moglie, racconta ancora l’articolo, avrebbe visto il messaggio che il marito ha mandato alla sorella proprio mentre era insieme all’ex consorte. E in effetti un uomo che lascia incustodito il proprio telefono davanti alla persona che potrebbe approfittarne dopo aver mandato un messaggio così delicato, vista la sua leggerezza, merita proprio di essere spogliato di metà della vincita. Sempre che esista davvero.

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