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Terremoto in Myanmar, si temono «migliaia di vittime». Crollati templi e palazzi, decine di dispersi anche a Bangkok – I video

28 Marzo 2025 - 11:13 Ugo Milano
Due scosse potentissima hanno sconvolto stamattina l'ex Birmania. Persone intrappolate, caos negli ospedali: «300 volte più forte di Amatrice»

Un terremoto di magnitudo 7.7 ha sconvolto questa mattina il Myanmar (ex Birmania). Al momento si contano ufficialmente alcune decine di vittime, ma il numero è destinato a salire copiosamente. Secondo il Servizio geologico americano (Usgs) potrebbero essere decine di migliaia: ne stima almeno 10mila con una probabilità del 25%, sino a 100mila con la probabilità dell’8%. Dei feriti si sa solo che si stanno accumulando «in massa» dentro e fuori dal principale ospedale di Naypydaiw, la capitale del Myanmar, nel sud-est dell’Asia. «Alcuni si contorcevano dal dolore, altri giacevano immobili mentre i parenti cercavano di confortarli», ha raccontato un funzionario birmano. Una situazione catastrofica che fa seguito alle due tremende scosse di stamattina. Secondo quanto riporta la Bbc, la Croce Rossa avrebbe grandi difficoltà a raggiungere le zone più colpite a causa dei «danni significativi» alle strade e alla rete elettrica.

Le due scosse e il disastro: «300 volte più forte di Amatrice»

Prima è arrivata la scossa più forte, di magnitudo 7.7, poi una seconda «di assestamento» di grado 6.4 dodici minuti dopo. In sei regioni del Paese è stato dichiarato lo stato di emergenza, mentre la giunta militare – al governo dal 2021 – sta continuando a lanciare appelli urgenti alla comunità internazionale perché siano inviati aiuti. Secondo Salvatore Stramondo, dirigente di ricerca dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, si tratta di un terremoto «300 volte più forte rispetto a quello di Amatrice del 2016 e otto volte più forte a quello più forte mai registrato in Italia», quello di Messina nel 1908.

Il crollo del palazzo a Bangkok: oltre 70 dispersi

Le scosse sono state percepite fino a Bangkok, capitale della Thailandia, dove migliaia di persone sono scese in strada per mettersi in salvo. Un grattacielo in costruzione nella città è collassato su se stesso, intrappolando al suo interno almeno 70 operai (non 43 come inizialmente riportato), che al momento risultano dispersi. Almeno uno di loro sarebbe morto. Molti altri edifici sono stati danneggiati e sono stati evacuati per paura di ulteriori collassi, mentre il primo ministro, Paetongtarn Shinawatra, ha dichiarato lo stato di emergenza nella città.

Il disastro nella storica Mandalay: crolli al Palazzo Reale, moschee e templi buddisti, almeno 20 vittime

I posti letto dell’ospedale di Naypydaiw sono mille, i feriti – stando alle informazioni sarebbero molti di più. Il primo terremoto, con un epicentro a 16 chilometri dalla città di Saigong nel centro del Paese, sarebbe stato avvertito fino a Bangkok, capitale della Thailandia, dove un grattacielo in costruzione è crollato. Al momento mancherebbero all’appello 43 lavoratori, intrappolati sotto le macerie. Secondo il centro sismico tedesco Gmz, la scossa si è propagata partendo da 10 chilometri di profondità. Si registrano danni ingenti in molte zone del Paese. Colpita duramente anche la storica città di Mandalay, antica capitale pre-coloniale ricca di templi buddisti tra le mete turistiche più visitate dell’area. Secondo i media locali, sarebbero almeno 55 le vittime. Una ventina di bambini sarebbero rimasti intrappolati sotto le macerie di un monastero a Taungoo.

La giunta militare: «Aiuti umanitari il prima possibile»

Da governo militare birmano, intanto, arrivano ripetute richieste di aiuti umanitari. «Ne abbiamo bisogno il prima possibile», ha dichiarato il portavoce della giunta, Zaw Min Tun, alla Agence France-Press. Le richieste di aiuto da parte di questo governo, fanno notare molti quotidiani, sono molto rare. Il che potrebbe essere sintomo di una situazione gravissima e ingestibile. Le sei aree più colpite, dove è stato dichiarato lo stato di emergenza, sono Sagaing, Mandalay, Magway, nello Stato di Shan nord-orientale, Naypyidaw e Bago. La giunta ha chiesto urgenti donazioni di sangue per gli ospedali. Secondo lo Usgs, le perdite economiche avranno un impatto dal 2 al 30 percento del Pil, che nel 2023 era stimato intorno ai 70 miliardi di dollari statunitensi.

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