Ultima Generazione e i blitz da Cracco: in nove colpiti da fogli di via


Tre attacchi al ristorante di Carlo Cracco nel giro di una settimana, tra il 19 e il 26 marzo rovesciando salsa di pomodoro e bicchieri di vino per protesta. Dodici persone – tutte italiane – appartenenti al gruppo di attivisti Ultima Generazione sono state raggiunte da provvedimenti emessi dal questore di Milano, Bruno Megale. Sette (quattro uomini e tre donne) hanno ricevuto l’avvio del Foglio di via obbligatorio, due Fogli di via obbligatori dal Comune di Milano sono invece stati notificati a due donne. Per due anni non potranno entrare nella città senza autorizzazione del questore. Il quale la concederà solo in caso di comprovate esigenze di saluto, studio o lavoro. Per undici italiani, tra cui alcuni destinatari del Foglio, sono poi stati emessi Divieti di accesso nei locali pubblici (Dacur). Questi non potranno né accedere né stazionare nelle immediate vicinanze degli esercizi pubblici dislocati nel centro di Milano.
Le tre proteste e la denuncia a Cracco
La misura, spiega il questore, è stata presa «a tutela dell’ordine e sicurezza pubblica, per garantire la fruibilità da parte della cittadinanza di determinate aree urbane». Il 19 marzo, gli attivisti si erano introdotti nel locale e avevano chiesto al celebre chef di aiutare i più poveri. Il 23 marzo, invece, avevano versato della salsa di pomodoro sul pavimento del dehors. Due giorni dopo erano tornai all’attacco ordinando e poi rovesciando bicchieri di vino: «Gridiamo contro l’assurdità di un paese dove una cena di lusso costa quanto la spesa mensile di una famiglia. E ancora, da Carlo Cracco, solo silenzio». Lo chef stesso è stato denunciato dal gruppo. Avrebbe aver rubato un cellulare a un attivista con il quale veniva ripreso uno degli atti dimostrativi.