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Giorgia Meloni sul palco di Azione attacca Schlein: «Il Pd vuole rendere l’Europa una comunità hippie»

29 Marzo 2025 - 13:04 Sofia Spagnoli
giorgia meloni seria
giorgia meloni seria
Critiche anche ai cinque stelle. Calenda: «Ci confrontiamo nel merito, è un avversario non il nemico»

La premier Giorgia Meloni chiude la mattinata al congresso di Azione, la kermesse del partito di Calenda che proseguirà oggi, 29 marzo, e domani nell’Hotel Life di Roma. «Un congresso della coerenza», di cui si è parlato nei giorni scorsi, soprattutto per l’invito alla presidente del consiglio che ha accettato a sorpresa l’invito. E’ la sua prima partecipazione a un evento organizzato dall’opposizione. Un scambio di favori, dato che Carlo Calenda, a sua volta, era intervenuto ad Atreju, di Fratelli d’Italia. Presente anche il ministro Guido Crosetto.

«La democrazia si fonda su idee diverse»

«Dopo l’intervento di Calenda il mio sarà moderato», dice scherzando la premier dal palco «sono qui perché venendo da una storia politica so quanto questi momenti siano fondamentali per l’esistenza dei partiti politici e quindi anche della nostra nazione, nel suo complesso». E Meloni è qui «perché la democrazia dell’alternanza si fonda su idee diverse». Si possono trovare «punti di incontro» chi fa politica deve essere «consapevole del sé da non aver paura dell’altro». E questa è un pregio che riconosce ad Azione, «una forza politica che si confronta nel merito delle questioni» una forza politica «che non ha paura di condividere le sue azioni i di metterle a disposizione degli altri sapendo che così lo mette a disposizione della nazione».

Gli attacchi ai 5 Stelle

La premier attacca il Movimento 5 stelle: «Penso che chi crede davvero in qualcosa non ribalta le sue idee in base al fatto che si trovi al governo o all’opposizione. Come chi quando è al governo sottoscrive di arrivare al due percento di spese militari con la Nato e ora scende in piazza per manifestare». E sul superbonus: «il più stupido strumento fiscale al mondo».

L’intervista al Financial Times

Poi commenta l’intervista Financial Times, uscita oggi sul cartaceo: «Curiose le interpretazioni date dai giornali dell’intervista – spiega – ho detto che sto sempre con l’Italia, che l’Italia sta in Europa, e che il ruolo dell’Italia è anche quello di lavorare per difendere l’unità dell’occidente, bene molto prezioso per noi». In merito agli attacchi ricevuti da diversi leader politici dell’opposizione, compresa Elly Schlein, che «mi invitano a rompere i legami con gli Stati Uniti», la premier risponde: «Sento leader in Italia che invocano la rottura con gli Stati Uniti, Schlein dice che non possono essere nostri alleati. E ci sono altri leader che al contempo sostengono la linea che l’Europa non debba spendere risorse per la propria sicurezza. Non capisco: la proposta è rompere ogni forma di alleanza con gli Usa, ma chiedere loro di occuparsi della nostra sicurezza lo stesso o è che l’Europa diventi una grande comunità hippie demilitarizzata che spera nella buona fede delle altre potenze straniere?». E sui dazi, dice di poter dialogare con gli Stati uniti: «Ci sono divergenze» con gli Usa «a partire dai dazi, ma non si deve agire per impulso. Serve agire in modo ragionato cercando di raggiungere un punto di equilibrio».

Gli impegni comuni

Meloni porta poi alcuni dati economici, ma specifica «Ma no, non sta andando tutto bene, so che il contesto in cui viviamo fa tremare le vene ai polsi. Penso che dobbiamo essere pronti a molteplici scenari diversi». La premier afferma, poi, che con Calenda si potrà trovare convergenza su diversi termi, sul tema dell’acqua, così come sugli impegni presi da Stellantis per il settore dell’automotive. «Siamo una nazione straordinaria, con enormi potenzialità inespresse».

Calenda risponde agli attacchi

Prima dell’intervento di Meloni, è intervenuto il padrone di casa, Carlo Calenda, per rispondere agli attacchi degli scorsi giorni che lo accusavano di apertura verso il centro destra, per aver invitato la premier. «Apertura a destra? – dice dal palco – ma qual è l’apertura a destra? Aver invitato la Meloni a parlare? Fatemi capire una cosa ma come funziona questa democrazia? Funziona che non si parla con l’avversario perché è un nemico? Spero di no perché se la democrazia funziona così signori noi l’abbiamo già persa». E chiarisce: «Per noi viene sempre prima l’interesse nazionale». Dal palco ripete infatti che se presenteranno alla Camera il decreto sul nucleare «noi lo voteremo». Molto duro il passaggio sul campo largo a cui sembra dedicare un addio definitivo: «Non stiamo nel campo largo perché l’unico modo per averci a che fare con i 5 stelle è cancellarle il partito».

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