Così Trump ha fatto fuori la storica edera svedese dallo Studio Ovale. L’incredibile storia della pianta che tutti hanno amato


Era rimasta per gli ultimi 50 anni lì, dentro lo Studio Ovale, immobile e protagonista (a suo modo) di incontri, anche storici, tra leader stranieri e presidenti degli Stati Uniti d’America. Ma oggi l’edera svedese posta sulla mensola del camino nella Casa Bianca non c’è più. Dopo giorni di chiamate ed e-mail il Washington Post, con Maura Judkis, è riuscito a raggiungere qualcuno che potesse spiegare che fine avesse fatto. E così la fonte, anonima perché non autorizzata a parlare con i media, ha svelato il mistero: l’edera svedese è stata trasferita in una serra nella proprietà della Casa Bianca, dove da tempo risiedono delle versioni di riserva, lontano dagli occhi del pubblico. Al suo posto, in bella vista, da quando si è insediato Donald Trump ci sono cinque vasi decorativi luccicanti, apparentemente fatti d’oro. Uno scrittore del Maryland di nome Jamie Kirkpatrick li ha notati all’inizio di questo mese, durante il periodo di tensione con Volodymyr Zelensky, quando la mensola dei vasi era visibile in quasi ogni fotografia di Trump e del vicepresidente Vance intenti a discutere con il presidente ucraino.

Il mistero dell’edera svedese: chi la portò alla Casa Bianca?
Ma se è ben chiaro che fine avesse fatto l’edera non si capisce chi per primo l’ha portata alla Casa Bianca. Secondo quanto sostenuto dal presidente Clinton nel 2000 la pianta fu donata al Presidente Kennedy dall’allora ambasciatore irlandese, come segno duraturo dell’affetto tra i due popoli. Ma questa versione non trova conferma da parte di Abigail Malangone, archivista presso la John F. Kennedy Presidential Library. Via mail al Washington Post spiega: «Purtroppo non siamo riusciti a trovare prove delle origini della pianta. Ci sono registrazioni e fotografie dell’ambasciatore irlandese che presenta a Kennedy un vaso di trifogli, ma non di edera».
Secondo Barbara Ann Perry, esperta Kennedy, la prima foto datata della pianta nello Studio Ovale è dell’amministrazione Ford. «Non ha senso, vero? Che un ambasciatore irlandese regali dell’edera svedese», precisa Perry, che co-dirige il Presidential Oral History Program presso il Miller Center dell’Università della Virginia. «Voglio dire, è possibile che l’ambasciatore svedese abbia fatto questo regalo al presidente Kennedy». Ma, tenetevi forte, perché secondo quanto ricostruito dal Washington Post la pianta non è nemmeno svedese. E non è nemmeno un’edera vera e propria. Il Plectranthus verticillatus è originaria del Sudafrica ed è classificata nella stessa famiglia di piante della menta e della salvia. Quindi in realtà non c’è mai stata una sola “edera” alla Casa Bianca, anche se tutti l’hanno spacciata come tale. «L’edera potrebbe essere scomparsa dallo Studio Ovale – scrive la giornalista Maura Judkis – per ora, ma continua a vivere con i suoi custodi. I suoi viticci si intrecciano attorno a Washington e si estendono attraverso il paese. Il suo verde potrebbe trovarsi in spazi meno evidenti, ma continua a crescere. Una catena di mani continua a tramandarla. E finché ci saranno persone disposte ad annaffiarla, nutrirla e condividerla, l’edera non morirà. Ha solo bisogno di un po’ di luce».