Dal 2027 in pensione tre mesi dopo: l’adeguamento per colpa dell’aspettativa di vita record. Ma un decreto del governo può fermarlo


Una notizia buona e una cattiva. Quella buona è che gli italiani sono sempre più longevi. Nel biennio 2023-2024, l’aspettativa di vita alla nascita nel nostro Paese ha raggiunto gli 83,4 anni. Il dato più alto di sempre, ben sette mesi superiore a quello riferito al biennio 2021-2022 e circa tre mesi in più di quanto si registrava prima che la pandemia da Covid-19 facesse registrare un netto calo. La cattiva notizia è che a causa della loro longevità, gli italiani potrebbero dover lavorare di più. Proprio per coprire quei tre mesi aggiuntivi di aspettativa di vita. A prevederlo e ad effettuare i calcoli è l’Istat, sottolineando come i numeri sostengano l’eventuale aumento dell’età pensionabile, e chiarendo che la decisione necessaria ad evitarlo spetta al governo.
L’aumento dell’età pensionabile del 2027
La logica dei calcoli è la seguente. L’età pensionabile è calcolata sulla base dell’aspettativa di vita a 65 anni. Questo dato è salito a 21,2 anni – differisce dall’aspettativa di vita alla nascita perché non tiene conto di coloro che muoiono prima dei 65 anni. Alla luce di ciò, gli esperti dell’istituto di statistica notano che sarebbe naturale aspettarsi un aumento dell’età a cui si può andare in pensione. Che nel 2027 potrebbe passare – dagli attuali 67 anni – a 67 anni e tre mesi. Per la pensione anticipata servirebbero invece 43 anni e 1 mese di contributi per gli uomini e 42 anni e 1 mese per le donne.
La decisione del ministero
Tuttavia, il ministero dell’Economia ha la facoltà di decidere sul tema, che va regolato con apposito decreto. E pare che il governo non abbia intenzione di sobbarcarsi il peso di una misura tanto impopolare. A sottolinearlo, oggi come lo scorso gennaio, è stato il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon: «Bloccheremo l’aumento nel 2027, lo sterilizzeremo. Confermo quanto detto da me e dal ministro Giorgetti nei mesi scorsi». A questo punto, manca solo il provvedimento, senza il quale l’aumento dell’età pensionabile scatterà in automatico.