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Guerra in Ucraina, media: «Zelensky pronto a elezioni già in estate in caso di cessate il fuoco»

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Secondo l'Economist, la prima conferma potrebbe arrivare intorno al 5 maggio, giorno della scadenza per il voto parlamentare sull’estensione della legge marziale

L’Ucraina potrebbe andare al voto già quest’estate. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky avrebbe dato istruzioni al suo team di organizzazione le elezioni presidenziali dopo il cessate il fuoco completo, che gli americani ritengono di poter imporre entro domenica 20 aprile, giorno in cui quest’anno coincide con la Pasqua ortodossa e cattolica. A rivelarlo è l’Economist. La prima conferma potrebbe arrivare intorno al 5 maggio, giorno della scadenza per il voto parlamentare sull’estensione della legge marziale. Si tratta di un passo fondamentale per avviare il processo elettorale in Ucraina. Le fonti differiscono sulla tempistica esatta, ma la maggior parte afferma che Zelensky stia pensando al voto già in estate. La legge – scrive la rivista d’informazione politico-economica – richiede almeno sessanta giorni per la campagna elettorale, quindi l’ipotesi potrebbe ricadere a inizio luglio. Tuttavia, altre fonti indicano che la campagna dovrebbe durare tre mesi: questo è il periodo che le autorità ucraine avrebbero indicato al parlamento per ricostituire le liste elettorali nel mezzo della guerra. 

I possibili avversari

L’ex presidente Petro Poroshenko, leader del principale partito di opposizione e avversario dell’attuale capo di Stato, prevede che le elezioni potrebbero arrivare «in qualsiasi momento tra agosto e ottobre». Stando a quanto scrive il settimanale inglese, la campagna sarebbe cominciata dopo la controversa decisione di Zelensky di imporre sanzioni nei confronti di Poroshenko. Sebbene siano legate a un’accusa di tradimento, per l’ex leader – che nel 2019 ha perso il voto contro Zelensky – si tratterebbe di una mossa per escludere la sua candidatura alle Presidenziali e mettere in guardia Valery Zaluzhny, l’ex generale ucraino e ora ambasciatore a Londra, a sua detta l’unico in grado di battere Zelensky se decidesse di candidarsi. Intervistato da RBC-Ucraina sulla sua presunta candidatura, Zaluzhny ha detto: «La mia risposta a questo non è cambiata. Mentre la guerra è in corso, dobbiamo tutti lavorare per salvare il paese, e non pensare alle elezioni. Non commento le varie voci».

«Un voto rapido è impossibile»

Secondo altri funzionari, il presidente ucraino cercherà di cogliere di sorpresa i rivali con le elezioni di luglio, sperando che un calendario ristretto gli permetta di candidarsi senza opposizione. Una svolta del genere non gioverebbe solo al presidente, sostiene la fonte: «Una lunga campagna farebbe a pezzi il Paese». Ma i leader dell’opposizione insistono sul fatto che un voto rapido sia impossibile: «Riuscire a ottenere un cessate il fuoco in tempo per l’8 maggio sarebbe già difficile», commenta Serhiy Vlasenko con l’Economist, un alto esponente del partito Batkivshchyna. Trovare un modo per far votare milioni di elettori all’estero, nelle trincee o nelle regioni occupate dalla Russia sarebbe «ancora più complicato». Qualsiasi cambiamento richiederebbe una modifica costituzionale, che necessita di una maggioranza di due terzi in parlamento. 

Foto copertina: ANSA / TERESA SUAREZ | Zelensky risponde alle domande dei giornalisti durante una conferenza stampa presso la sede di France Television, 27 marzo 2025

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