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Il Cremlino contro la condanna di Le Pen: «Viola le norme democratiche». Solidarietà da Orbán e Salvini

31 Marzo 2025 - 13:01 Alba Romano
le pen orban salvini cremlino condanna
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La leader di Rn è stata dichiarata ineleggibile dal tribunale di Parigi, interrompendo così la sua corsa alle Presidenziali francesi. La reazione da Mosca e dagli alleati in Europa

La condanna di Marine Le Pen per «appropriazione indebita di fondi pubblici» da parte del tribunale di Parigi, e la conseguente ineleggibilità «con effetto immediato», ha spinto i sovranisti a esprimere solidarietà nei confronti della capofila del Rassemblement National. «Je suis Merine!», scrive su X il primo ministro dell’Ungheria, Viktor Orbán, riecheggiando lo slogan “Je suis Charlie” utilizzato per esprimere solidarietà al settimanale satirico francese Charlie Hebdo dopo l’attentato terroristico del 2015. Per il Cremlino, la condanna della leader Rn è invece «una violazione delle norme democratiche», commenta il portavoce di Vladimir Putin, Dmitry Peskov. Lo riporta l’agenzia Interfax, secondo cui Peskov ha dichiarato che Mosca «non vuole interferire negli affari interni della Francia e non lo ha mai fatto», ma ha dichiarato che, a suo parere, «le norme democratiche», in questo caso, «vengono violate».

Ad esprimere solidarietà a Le Pen è anche il vicepremier Matteo Salvini che, sempre sui social, scrive: «Chi ha paura del giudizio degli elettori, spesso si fa rassicurare dal giudizio dei tribunali. A Parigi hanno condannato Marine Le Pen e vorrebbero escluderla dalla vita politica – si legge su X – Un brutto film che stiamo vedendo anche in altri Paesi come la Romania». Per Salvini, la condanna «è una dichiarazione di guerra da parte di Bruxelles, in un momento in cui le pulsioni belliche di Von der Leyen e Macron sono spaventose. Non ci facciamo intimidire, non ci fermiamo: avanti tutta amica mia!». Le Pen e 8 eurodeputati sono stati ritenuti colpevoli di appropriazione indebita nel processo sugli assistenti degli eurodeputati del Rassemblement National al Parlamento europeo di Strasburgo. I giudici hanno condannato la politica a quattro anni, di cui due senza condizionale con possibilità di braccialetto elettronico. La capofila del Rn viene inoltre dichiarata ineleggibile per cinque anni. Il candidato alle presidenziali del 2027 potrebbe diventare il delfino Jordan Bardella. «Oggi, non è solo Marine Le Pen che viene ingiustamente condannata. Ma è la democrazia francese che viene giustiziata», scrive su X Bardella.

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