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Donald Trump e il terzo mandato: «Mi piacerebbe sfidare Obama»

donald trump barack obama
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Il presidente torna a parlare della possibilità di aggirare il 22esimo emendamento. E punta un avversario d'eccezione

«Mi piacerebbe. Dicono che c’è un modo per farlo. Ma io non ne so nulla». Donald Trump torna a parlare della possibilità di correre per un terzo mandato alla presidenza degli Stati Uniti, attualmente vietata dalla Costituzione americana. E dice che sarebbe entusiasta di un duello elettorale con l’ex presidente americano Barack Obama (anche lui reduce da due mandati). In un’intervista alla Nbc aveva detto che non stava scherzando. E che c’erano vari metodi per aggirare il divieto sancito dal 22esimo emendamento.

Il terzo mandato

Oggi primo aprile, parlando con giornalisti nello Studio ovale, ha ammesso di non essere sicuro che ciò sia possibile. Anche se ha affermato: «Le persone mi chiedono di candidarmi». Ma incalzato sulla questione se una nuova candidatura avrebbe permesso ai democratici di presentare Barack Obama come loro candidato alla presidenza, Trump si è mostrato entusiasta dell’idea. «Sarebbe una buona idea, mi piacerebbe», ha dichiarato. Secondo il New York Times, il tycoon evocherebbe l’ipotesi di un terzo mandato con un doppio scopo. Il primo è distrarre l’attenzione dell’opinione pubblica da altre controversie. Il secondo è congelare potenziali successori che tentano di rubare la scena ad una «anatra zoppa». Una delle possibilità ventilate nei giorni scorsi sui giornali, puramente teorica, è che a correre sia un altro candidato (Jd Vance?) che poi lasci la poltrona al tycoon.

La Costituzione

Trump ha iniziato il suo secondo mandato il 20 gennaio dopo un primo periodo alla Casa Bianca tra il 2017 e il 2021. Il primo presidente degli Stati Uniti, George Washington, stabilì la consuetudine di non chiedere la rielezione dopo il suo secondo mandato nel 1797. Ma questa tradizione fu incorporata nella Costituzione solo dopo la Seconda guerra mondiale, con l’adozione del 22esimente emendamento, ratificato nel 1951, che stabilisce come «nessuna persona possa essere eletta alla carica di Presidente più di due volte».

Il monte Rushmore

In compenso il segretario americano degli Interni Doug Burgum ha aperto alla possibilità che il volto di Trump possa essere scolpito sul monte Rushmore, in South Dakota. Al fianco dei quattro grandi presidenti Abraham Lincoln, George Washington, Thomas Jefferson e Theodore Roosevelt. Su Fox la conduttrice Lara Trump, nuora del presidente e moglie di Eric Trump, ha chiesto: «Vedremo mai il volto del presidente sul monte Rushmore, visto che questo monumento rientra nel controllo del dipartimento degli Interni?». Burgum ha risposto: «Beh, sicuramente c’è spazio per farlo». La repubblicana della Florida Anna Paulina Luna ha presentato a gennaio una proposta di legge per far scolpire il volto di Trump sulla facciata della montagna. Un’altra rappresentante Repubblicana, Claudia Tenney, ha presentato a febbraio una proposta di legge per fare del 14 giugno, giorno in cui Trump è nato nel ’46 e della bandiera americana, una festa nazionale.

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