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Scontro tra Elon Musk e Ashley St. Clair sulla presunta paternità: l’accusa sui 2,5 milioni di mantenimento (che lui si sarebbe ripreso)

01 Aprile 2025 - 19:01 Ugo Milano
Il botta e risposta a colpi di tweet tra il miliardario e l'influencer presunta madre del suo tredicesimo figlio

Elon Musk ha risposto pubblicamente alle affermazioni dell’influencer Ashley St. Clair riguardo alla paternità del suo presunto 13esimo figlio, dichiarando di non essere certo di essere il padre, ma di essere disponibile a verificarlo senza ricorrere ad azioni legali. Nonostante l’incertezza sulla questione, Musk ha confermato in un commento su X di aver fornito a St. Clair un supporto finanziario significativo, pari a 2,5 milioni di euro, con l’impegno di versare ulteriori 500mila euro all’anno. Il contributo economico sarebbe destinato a coprire le spese per l’educazione e il benessere del bambino.

Nel frattempo, St. Clair è stata avvistata di recente fuori dalla sua residenza a Manhattan mentre vendeva la sua Tesla, un veicolo dal valore stimato di circa 100mila euro. La donna ha dichiarato che la vendita sarebbe servita a compensare una presunta riduzione di 100mila euro nei pagamenti di mantenimento da parte di Musk. La vicenda ha avuto ripercussioni anche sul mercato finanziario. In una dichiarazione pubblica, St. Clair ha lanciato una frecciata alla società di Musk, commentando: «Non sono l’unica a ripulire i pasticci di Elon». Come riporta Investing.com, le azioni di Tesla hanno già subito un calo del 34,47% dall’inizio dell’anno, influenzate da preoccupazioni riguardanti il coinvolgimento di Musk nel mercato delle criptovalute, in particolare con Dogecoin e il conseguente impatto sulla reputazione del marchio.

La replica di Ashley St. Clair

Ashley St. Clair ha quindi risposto a Musk: «Elon, ti abbiamo chiesto di confermare la paternità tramite un test prima ancora che nascesse nostro figlio (che hai nominato). Hai rifiutato. E non mi stavi mandando soldi, stavi mandando un sostegno per tuo figlio che ritenevi necessario… finché non ne hai ritirato la maggior parte per mantenere il controllo e punirmi per “disobbedienza”», si legge sotto il post del miliardario. «Ma in realtà stai solo punendo tuo figlio. È ironico che il tuo ultimo tentativo in tribunale sia stato quello di cercare di imbavagliarmi mentre usi un canale social che possiedi letteralmente per distribuire messaggi denigratori su di me e nostro figlio al mondo intero. Con te è tutto una questione di controllo, e tutti possono vederlo. L’America ha bisogno che tu cresca, bambinone petulante», ha concluso.

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