Cosa succede a Marine Le Pen dopo la condanna: il piano B con Jordan Bardella all’Eliseo (e lei premier?)


Nello stesso anno in cui è morto suo padre Jean-Marie, Marine Le Pen diventa ineleggibile alla presidenza della Repubblica francese. A causa di una condanna per appropriazione indebita di fondi pubblici. La pena accessoria dell’ineleggibilità per cinque anni arriva mentre i sondaggi la danno in testa al primo turno nella corsa all’Eliseo tra due anni. Con il 34-37% delle intenzioni di voto. Mentre lei voleva l’ineleggibilità a vita per i politici condannati. In attesa dell’appello, il Rassemblement National ha pronto il piano B, ovvero Jordan Bardella. Che prevederebbe Le Pen come futura premier. Visto che la pena di ineleggibilità non comporta l’interdizione dai pubblici uffici.
La condanna
Anche la rilevazione Odoxa-Backbone per Le Figaro dice che la condanna non cambierà molto le elezioni presidenziali del 2027. Perché Bardella è popolare quanto la tre volte candidata (e sempre sconfitta, come il padre) alle presidenziali. Marine Le Pen ha ricevuto una condanna insieme a otto europarlamentari e 12 assistenti del Front diventato Rassemblement. Tutti accusati di aver distratto sette milioni di euro di fondi europei. Che erano destinati all’assunzione di personale parlamentare. Ma sono invece stati utilizzati per finanziare le attività politiche del partito. La condanna è a quattro anni di carcere. Due sospesi e due da scontare ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Le Pen dovrà anche pagare una multa da 100 mila euro.
Ineleggibilità immediata
Ma non dovrà rinunciare al suo seggio al parlamento europeo. È stata eletta nell’undicesima circoscrizione del Pas-de-Calais. L’ineleggibilità è stata dichiarata in base alla legge Sapin II. È questa norma che sancisce che una condanna per reati contro l’integrità comporti l’ineleggibilità. Di norma la sanzione viene applicata alla fine del processo. In questo caso i giudici hanno deciso per l’ineleggibilità immediata. C’è la possibilità di andare in appello. Ma nulla garantisce che il verdetto arrivi prima del 2027. In ogni caso i domiciliari scatteranno solo quando e se la condanna diventerà definitiva. Le Pen aveva annunciato che quella del 2027 sarebbe stata la sua ultima corsa per l’Eliseo.
Il piano B
Il piano B si chiama Jordan Bardella. Che avrà 31 nel 2027. E in questi mesi ha continuato a costruire la sua immagine di leader affidabile e competente. La sconfitta alle eezioni anticipate dell’estate scorsa dovrebbe avergli insegnato qualcosa. Tra i candidati c’è chi aveva vecchie foto con cappelli nazista o aveva fatto dichiarazioni antisemite o negazioniste. Intanto a Bénédicte de Perthuis, 63enne magistrata autrice della sentenza, sta fronteggiando minacce di morte. Bardella ha cominciato la sua ascesa frequentando la nipote di Marine, Nolwenn Olivier. Secondo Marine «è pronto per aprire le porte dell’Eliseo». Ma ha anche frenato: «Spero che non saremo costretti a ricorrere a questo atout prima del necessario».
Le Pen-Bardella come Putin-Medvedev?
Il Corriere della Sera ricorda oggi che il ticket Bardella presidente – Le Pen premier ricorderebbe il passaggio di Vladimir Putin premier con Medvedev presidente. Bardella potrebbe impegnarsi in anticipo a nominare, in caso di vittoria, Marine Le Pen premier: ineleggibile non vuole dire innominabile, è il ragionamento. «Ma io non ci penso, non mi sottometterò così facilmente a una negazione della democrazia», dice lei. Un nuovo processo non si terrà prima della fine del 2026. Proprio a ridosso delle prossime presidenziali. Lei ha già chiesto una procedura accelerata.
La piazza
E nel week end i suoi sostenitori scenderanno in piazza per la manifestazione: «Salviamo la democrazia, sosteniamo Marine». Ma c’è da dire che Bardella non porta il cognome Le Pen. E questo — per un partito a lungo percepito come dinastico e familiare — è sempre più considerato un vantaggio. Però Le Pen controlla il partito, i fondi, e quindi l’emancipazione di Bardella continuerà a dipendere da lei. C’è anche la possibilità, più remota, di un candidato esterno. Si parla di Bruno Retailleau, attuale ministro dell’Interno. Oppure un outsider. Come Cyril Hanouna. Conduttore delle tv di Vincent Bolloré, ha trascorso vacanze con Bardella ed è in coppia con la figlia di Brigitte Macron.