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Istat: «Impossibile invertire la tendenza dell’inverno demografico in Italia»

01 Aprile 2025 - 16:42 Alba Romano
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«Impossibile invertire ad esempio la forbice tra nascite e decessi», precisa l'Istat

Non sarà possibile invertire la tendenza in corso dell’inesorabile «inverno demografico» che da tempo preoccupa il governo in Italia. È quanto emerge dall’audizione a Palazzo San Macuto davanti alla commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica durante la quale sono stati sentiti i vertici dell’Istat. «Dal punto di vista strettamente demografico, come i nostri dati evidenziano possiamo dire che è impossibile. Con elevato livello di fiducia, come diremmo noi statistici, è impossibile invertire ad esempio la forbice tra nascite e decessi. I nostri dati e le nostre previsioni lo documentano, anche immaginando, a proposito della fecondità, scenari fortemente positivi», ha detto il presidente dell’Istituto nazionale di statistica Francesco Maria Chelli. Con 1,18 figli per donna nel 2024 viene superato il minimo di 1,19 del 1995, anno nel quale sono nati 526mila bambini a fronte dei 370mila del 2024 (-2,6% rispetto al 2023). Calano anche i decessi (651mila), il 3,1% in meno sul 2023, dato più in linea con i livelli pre-pandemici che con quelli del triennio 2020-22. Il saldo naturale, ovvero la differenza tra nascite e decessi, è quindi ancora fortemente negativo (-281mila). Il primato della fecondità più elevata continua a essere detenuto dal Trentino-Alto Adige.

«Nessuna inversione di tendenza rispetto alla forchetta nascite e decessi»

«Nello scenario mediano noi prevediamo comunque una crescita che è una ipotesi di parziale avvicinamento ai livelli medi europei di fecondità e quindi nonostante questa crescita, da 1,2 a 1,5 figli per donna all’incirca, vediamo che non c’è il bacino di potenziali genitori sufficiente a sostenere una crescita della natalità – prosegue -. Ma addirittura se andiamo a prendere lo scenario più positivo, quello alto, che sinceramente è un po’ difficile, ma nel campo delle previsioni a lungo termine non dobbiamo trascurare nulla, se anche ci muovessimo verso una fecondità a 1,8/ 1,9 figli per donna, i nostri numeri evidenziano che comunque non ci sarà una inversione di tendenza rispetto alla forchetta nascite e decessi e soprattutto non raggiungeremo nemmeno mai quel livello simbolico – che qualche volta è stato rappresentato – di avere almeno 500 mila nati».

(Foto copertina dreamstime)

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