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Donald Trump pronto a trattare sui dazi: «Tutti i paesi ci stanno chiamando. Abbiamo preso il comando»

Donald Trump e il grafico dei dazi reciproci
Donald Trump e il grafico dei dazi reciproci
Il presidente: Elon Musk? Andrà via tra qualche mese. Presto tariffe su microchip e farmaci

Donald Trump contraddice i suoi collaboratori sui dazi. «Tutti i paesi ci stanno chiamando. Abbiamo preso il comando: se avessimo chiesto a questi paesi di farci un favore, avrebbero detto di no. Ora, invece, farebbero qualsiasi cosa per noi. I dazi ci danno un grande potere per negoziare», ha spiegato il presidente. Contraddicendo così il segretario al Commercio americano Howard Lutnick e il consigliere Peter Navarro, che avevano ribadito a più riprese che non c’era spazio per trattare sulle tariffe.

Un periodo di transizione

Il presidente ha anche ricordato che ci sarà un periodo di transizione prima dell’entrata in vigore. E ha continuato a spingere sulla domanda interna: «Ricordate che non ci sono dazi se costruite i vostri impianti e producete negli Stati Uniti». Ma con l’inasprimento delle condizioni commerciali è convinto di aver invertito i rapporti con gli altri paesi: «Questo è il bello di ciò che abbiamo fatto. Ci siamo messi al posto di guida. Se avessimo chiesto a questi Paesi di farci un favore, avrebbero risposto di no. Ora faranno qualsiasi cosa per noi. E renderanno il nostro paese molto ricco». Perché daranno agli Usa «un grande potere per negoziare. È sempre stato così. L’ho fatto molto bene anche nella mia prima amministrazione, ora li ho portati a un nuovo livello».

Microchip e farmaci

Trump ha anche annunciato i dazi sulle importazioni di microchip e farmaci scatteranno presto. «Quelli sui farmaci saranno, penso, a un livello che non abbiamo mai visto prima. Annunceremo qualcosa in un futuro prossimo. Stiamo analizzando», ha fatto sapere. La farmaceutica è una delle prime voci di esportazioni dell’Italia nei confronti degli Stati Uniti. Il presidente ha anche detto che il crollo di Wall Street «era atteso. Il paziente era molto malato. L’economia aveva molti problemi, ha dovuto subire un’operazione. Ma crescerà, sarà fantastico, avremo migliaia di miliardi in entrata».

L’addio di Musk

A sorpresa Trump ha anche confermato il prossimo addio di Elon Musk all’amministrazione. Mentre nei giorni scorsi la Casa Bianca aveva parlato di spazzatura a proposito delle anticipazioni su Politico delle intenzioni del patron di Tesla. Che si farà da parte «entro pochi mesi. Elon è fantastico. Ma deve anche gestire un gran numero di aziende», ha detto Trump ai giornalisti sull’Air Force One: «A un certo punto dovrà andarsene». E, alla domanda su una data, ha risposto «tra qualche mese». Anche se lui vorrebbe che rimanesse «il più a lungo possibile».

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