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Mario Tozzi, le prove inconfutabili dei complottisti e il confronto con i grafici: «Vi spiego perché sono dei geni»

06 Aprile 2025 - 17:20 Alba Romano
Il geologo pubblica e commenta sui social due schemi uguali: uno nella versione normale e uno in quella complottista

«Geni!». Questo è il brevissimo e ironico commento che il geologo Mario Tozzi usa per riferirsi ai coloro che credono alle teorie del complotto. Il divulgatore scientifico scrive pubblicando sul proprio profilo X un’immagine che sembra provenire da una chat di complottisti. Vi si vede lo stesso grafico, riprodotto due volte ma commentato in maniera diversa. Nel primo caso, lo schema viene definito «cosa vedono le pecore». La linea tracciata dal trend viene normalmente descritta come la «tendenza generale», mentre un dato fuori da essa viene normalmente definito una «anomalia». Ma questo non è quello che vedono i complottisti. Nel grafico visto con le loro lenti, la tendenza generale diventa quella nata da «studi pagati dei poteri forti», mentre quell’unico dato che esce completamente dalla tendenza non è un errore, o una anomalia. Bensì una prova inconfutabile. Triplo salto carpiato della logica che evidentemente diverte Mario Tozzi che lo condivide sui social e cita Boris.

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