«TikTok guadagna dai video in cui i bambini chiedono l’elemosina. A loro lascia le briciole». L’inchiesta del Guardian: «Alcuni sono costretti»


Tre bambini piccoli posano rannicchiati davanti a una telecamera, a gambe incrociate e con le mani a coppa. «Per favore aiutateci. Siamo molto poveri», supplica uno di loro da una capanna di fango in Afghanistan, mentre fissa l’obiettivo di un telefono che trasmette le immagini in diretta su TikTok. Dall’altra parte degli schermi, migliaia di persone provenienti da tutto il mondo guardano il video e non di rado donano monete virtuali che possono essere poi convertite in denaro reale dai piccoli mendicanti. Quella delle elemosine in diretta su TikTok è una pratica estremamente diffusa. Secondo un’inchiesta del Guardian, la piattaforma social promuove attivamente questi video e trae guadagno dal traffico che essi generano, tanto che solo piccola parte dei proventi totali arrivano ai bambini.
I bambini costretti a chiedere l’elemosina su TikTok
Per ore, i bambini implorano chiedendo regali virtuali che possono poi essere scambiati con denaro. Quando ne ricevono uno, applaudono educatamente. In un’altra diretta citata dalla testata britannica, una ragazza salta in piedi e grida: «Grazie, ti amiamo!», dopo aver ricevuto una rosa digitale da una donna negli Stati Uniti, che l’ha acquistata su TikTok per circa 1 centesimo. Quando verrà incassata, la donazione potrebbe valere meno di un terzo di centesimo. Un’analisi condotta tra gennaio e aprile 2025 ha rilevato prove di accattonaggio e comportamenti correlati in paesi tra cui Indonesia, Pakistan, Afghanistan, Siria, Egitto e Kenya. E se molti dei video sembrano semplici iniziative di famiglie indigenti, altri appaiono come il risultato di un organizzazione esterna, nell’ambito della quale i bambini vengono forzati a chiedere l’elemosina.
Ogni giorno bambini diversi sugli stessi account
Il fenomeno è evidente soprattutto in alcuni account che mostrano ogni giorno bambini diversi. Durante una trasmissione di febbraio, sono stati mostrati sette ragazzini che chiedevano regali digitali. Il giorno dopo, ragazzi diversi sono apparsi nello stesso posto, seduti accanto a due adulti che apparivano nel video anche il giorno precedente. In seguito a una segnalazione del Guardian, TikTok ha rimosso l’account. Oltre all’elemosina, durante le dirette streaming giovani e adulti compiono azioni degradanti e talvolta pericolose in cambio di regali virtuali. Alcuni si colpiscono, altri restano svegli per lunghi periodi, altri ancora si ricoprono di fango o dormono in diretta. Quest’ultimo è il caso di due bambine che appaiono spesso nei video di un account indonesiano, mentre un adulto le osserva.
«TikTok guadagna dall’elemosina dei bambini»
TikTok afferma di vietare le richieste di elemosina da parte dei bambini e altre forme di accattonaggio che la società assimila allo sfruttamento. La piattaforma social, afferma anche di avere rigide politiche sugli utenti che vanno in diretta. Tuttavia, l’indagine del Guardian rivela che la pratica è molto diffusa. Non solo, secondo quanto riporta la testata britannica queste dirette sono attivamente promosse dall’algoritmo e TikTok trae profitto dai contenuti, trattenendo, tra commissioni e compensi fino al 70% dei proventi del video. Profitto che – commenta Olivier de Schutter, relatore speciale delle Nazioni Unite sulla povertà estrema e i diritti umani – deriva «dalla miseria delle persone». Schutter ha esortato il social a mettere veramente in atto le proprie politiche.