Regno Unito, ancora polemiche sulla Disney: «Biancaneve» e «La Sirenetta» hanno generato più emissioni di carbonio di due aeroporti


Gli ultimi due remake della Disney, Biancaneve e La Sirenetta, insieme hanno creato più emissioni di carbonio nel Regno Unito di quelle che i grandi aeroporti producono in un anno. A dirlo sono documenti ufficiali del governo inglese: dal 2019 la Gran Bretagna ha reso, infatti, obbligatoria una rendicontazione dei danni ambientali provocati da ogni singola produzione cinematografica. I documenti esaminati dalle autorità dicono oggi che proprio le ultime due discusse produzioni Disney hanno creato più inquinamento di qualsiasi altro film realizzato da quando è in vigore la suddetta legge. I due remake hanno superato perfino Fast & Furious, film basato sull’automobilismo in cui è stata utilizzata comprensibilmente una grande quantità di carburante. I 250 documenti esaminati dalle autorità britanniche dicono che le emissioni combinate di Biancaneve e La Sirenetta sono superiori alla quantità annuale prodotta dagli aeroporti di Birmingham e Luton.
I finanziamenti inglesi e le denuncia
Nonostante siano stati realizzati da uno studio americano, sia Biancaneve che La Sirenetta sono stati girati ai Pinewood Studios, appena fuori Londra. Secondo la nuova legge inglese del 2019, le produzioni internazionali che decidono di girare nel Regno Unito ottengono fino al 25,5% delle loro spese rimborsate, una legge pensata per incentivare l’industria. Le produzioni per accedere a queste agevolazioni devono presentare ovviamente il costo di realizzazione del film e appunto le emissioni generate nel Regno Unito. Ecco, secondo questi conti la Disney ha ricevuto 44,9 milioni di sterline in cambio della realizzazione di Biancaneve nel Regno Unito e 49,7 milioni di sterline per La Sirenetta. Le emissioni sono misurate in tonnellate di anidride carbonica equivalente (tCO2e) e sono divise in tre categorie. La prima riguarda le emissioni del carburante utilizzato direttamente per produrre il film, ad esempio dai generatori che alimentano le telecamere. La seconda riguarda le emissioni generate dall’elettricità utilizzata durante la produzione. La terza mostra le emissioni indirette generate dai fornitori di beni e servizi. Secondo questi dati, Biancaneve ha generato 3.153 tonnellate di anidride carbonica equivalente, mentre La Sirenetta ne ha generate 5.127, per un totale combinato di 8.279,6 tonnellate. Per tornare agli esempi degli aeroporti: secondo gli ultimi dati disponibili, raccolti da The Guardian, nel 2023-24 l’aeroporto di Birmingham avrebbe prodotto 7.829 tonnellate di anidride carbonica equivalente, l’aeroporto di Luton 3.351. Secondo una fonte vicina alla Disney, una grande produzione cinematografica sarebbe in regola con un’emissione di circa 2.600 tCO2e, ma questi dati ci dicono che La Sirenetta sarebbe arrivata al doppio, Biancaneve al 62% in più.
Tutte le polemiche contro Biancaneve
Quella ambientale è solo l’ultima delle polemiche che toccano il remake di Biancaneve. La pellicola è entrata nell’occhio del ciclone fin dalle prime fasi della produzione quando la Disney ha scelto scelto Rachel Zegler come protagonista, inasprendo i rapporti con i fan tradizionalisti della Disney, già incrinati dopo la scelta di Halle Bailey per La Sirenetta. In seguito il film ha continuato a far discutere per le dichiarazioni politiche considerate abbastanza azzardate da parte della stessa Zegler e della Regina cattiva Gal Gadot riguardo il conflitto arabo-israeliano. Polemiche che hanno convinto la Disney ad organizzare una prima della pellicola a porte chiuse per evitare troppe contestazioni. Degli ultimi giorni invece la notizia del clamoroso flop al botteghino, uno dei tonfi più economicamente disastrosi della storia recente di Hollywood (115 milioni di dollari di perdite al momento). Come se non bastasse, su IMDb, la Bibbia del cinema online, il più importante sito specializzato al mondo, il film ha raccolto il 91% di recensioni del pubblico con una stella su dieci, caso più unico che raro. Alla fine il disastro Biancaneve ha convinto la Disney a mettere in pausa il remake live action di Rapunzel già previsto nel calendario della casa di produzione.