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Dazi Usa, le Borse europee rimbalzano: Milano chiude a +2,44%. Banche e assicurazioni spingono gli indici al rialzo

08 Aprile 2025 - 18:14 Ugo Milano
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Gli investitori sperano nei negoziati sui dazi e nel taglio dei tassi di interesse. In Asia netta ripresa di Tokyo, Wall Street apre in positivo

Dopo tre giorni di crollo e migliaia di miliardi bruciati, le Borse europee rimbalzano. Oggi, martedì 8 aprile, Milano ha chiuso con un +2,44% e l’indice Ftse Mib che si è riportato a 33.657 punti. A trascinare la ripresa sono soprattutto i titoli della difesa (Leonardo +7,4%) e delle assicurazioni (Unipol +7,2%). Scivola Eni, in calo dell’1,28%. Chiusura in rialzo anche per le altre Borse europee: Londra +2,7%, Parigi +2,5%, Francoforte +2,48%. Tra i migliori del listino ci sono ancora una volta banche e assicurazioni: Santander +6,5%, Commerzbank +6,27%, Fineco +5,2%.

Rimbalza anche Wall Street

A rimbalzare è anche Wall Street, che ha aperto in ripresa, con il Dow Jones che avanza del 3,59%, il Nasdaq del 3,72% e l’S&P 500 del 3,36%. Che l’umore dei mercati fosse cambiato lo si era intuito già dalla scorsa notte, grazie alla risalita dei listini asiatici. Sulla scorta delle notizie dei negoziati Usa col Giappone sui dazi, Tokyo è balzata di oltre il 6%. Ancora sotto pressione invece Taiwan (-4,02%), per l’elevata esposizione nel settore tecnologico, più incerto l’andamento a Hong Kong (-0,03%), Shanghai (+1,1%), Mumbai (+0,89%) e Singapore (-1,44%). Oltre che sul dialogo possibile sui dazi, gli investitori scommettono anche su un possibile taglio dei tassi da parte della Bce, mossa che potrebbe arginare l’effetto domino della guerra sui dazi scatenata da Donald Trump.

Alta tensione tra Usa e Cina

Resta altissima, tuttavia, la tensione tra Usa e Cina: dopo che il capo della Casa Bianca ha minacciato Pechino di ulteriori dazi del 50% se non ritirerà le tariffe del 34% di ritorsione, oggi il governo di Xi Jinping ha ribadito che non accetterà mai la «natura ricattatoria» dell’ultimatum e che considera le ultime minacce di dazi avanzate «un errore su un altro errore». Un portavoce del ministero del Commercio cinese ha assicurato che se Washington vorrà continuare su questa strada allora Pechino «lotterà fino alla fine». 

Future Europa e Usa in rialzo

In rialzo i future sull’Europa e sui listini Usa, in assenza di dati macro di rilievo dal Vecchio Continente. A calmare i mercati ci ha pensato anche il numero due della Bce, Luis De Guindos. All’incontro annuale dell’Associazione bancaria spagnola, si è detto «relativamente ottimista» sulla situazione economica dell’Europa «nonostante le incertezze». In arrivo dagli Usa la fiducia delle piccole e medie imprese, prevista in calo sotto i 100 punti. Attese in serata le previsioni dell’Eia sull’energia e quelle dell’Api sulle scorte settimanali di greggio. Proprio quest’ultimo tenta il rimbalzo (Wti +0,87% a 61,21 dollari al barile) mentre segna il passo il gas naturale (-1,42% a 36,48 euro al MWh). Prese di beneficio sull’oro (-0,54% a 3.015 dollari l’oncia), ancora debole il dollaro, che passa di mano a 0,91 euro e 0,78 sterline. Si assesta a 122,8 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi con il rendimento annuo italiano in calo di 1,5 punti al 3,84% e quello tedesco in rialzo di 1,4 punti al 2,62%. Rimbalzano sulla piazza di Tokyo i produttori di semiconduttori Disco (12,18%), Advantest ( +11,82%) e Sumco (+11,66%). Sulla graticola invece a Taiwan i produttori di apparecchiature tecnologiche a partire da Hon Hai (-9,75%), il maggior fornitore di Apple, per cui produce anche gli iPhone.

Foto copertina: ANSA/Mourad Balti Touati | Il palazzo della Borsa in piazza Affari a Milano

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