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La bufala della zeolite contro l’autismo

08 Aprile 2025 - 14:02 Juanne Pili
L’autismo non si “cura” con integratori, sono inutili

Diverse condivisioni su Threads riportano una clip dove il medico Marius Ciprian Nicolae suggerisce di usare la zeolite come “medicina alternativa” contro l’autismo. Si tratta di un personaggio pubblico rumeno meglio noto come Doctor Cip.

Per chi ha fretta:

  • Una clip mostra un medico suggerire integratori “detox” a base di zeolite per trattare l’autismo.
  • Non è dimostrato che l’autismo sia collegato a intossicazioni di alcun tipo.
  • Questi integratori oltre a non avere una efficacia dimostrata non sono privi di rischi per la salute.

Analisi

Le condivisioni dove si suggerisce che si possa curare l’autismo con la zeolite si presentano con la seguente didascalia:

Dr. Ciprian: “ZEOLITE CURA L’AUTISMO”

Terapie a base di zeolite aiutano a “curare” l’autismo?

È possibile trovare il video integrale con l’intervento del Doctor Cip su YouTube. Ci sono anche riferimenti a una pagina Web, dove si propongono integratori basati sulla zeolite: Zeolit Spectrum. Nella clip il medico descrive un risultato straordinario ottenuto da un bambino con autismo grave, il quale, dopo aver assunto zeolite, avrebbe iniziato a parlare in diverse lingue e manifestare consapevolezza di varie nozioni. Per quanto Ciprian affermi che non esiste una cura comprovata per l’autismo, invita ad assumere zeolite a tal fine, evidenziandone il potenziale beneficio come “detossificante” per l’organismo, al netto di una presunta mancanza di eventi avversi.

Non abbiamo molte informazioni su Doctor Cip, ma sappiamo che esiste un business vero e proprio di integratori detox che dovrebbero trattare l’autismo – eliminando i «metalli pesanti» -, e svariate altre malattie come quelle neurodegenerative. Tra i principali sostenitori di queste medicine alternative troviamo anche Robert Kennedy Jr., come riportano i colleghi di CBS News in un servizio del 22 gennaio scorso, dove intervistano la dottoressa Alycia Halladay dell’Autism Science Foundation, la quale con buona pace di chi crede che questi rimedi siano privi di effetti collaterali, discute i pericoli e i falsi miti che attorno a essi. Si menziona anche la zeolite, che il collega sbaglia a pronunciare, definendola «zellolite».

Un trattamento detossificante senza eventi avversi?

Come premesso anche durante il servizio della CBS, l’FDA mette in guardia contro l’uso di prodotti che promettono di curare l’autismo. Oltre a non essere approvati (l’autismo non è una malattia e non si può “curare”), comportano rischi significativi per la salute. Per altro il corpo si detossifica già naturalmente.

«Non c’è alcuna base scientifica dietro tutto questo – spiega Halladay -, non esiste alcuna prova che le persone con autismo abbiano livelli più alti di metalli pesanti rispetto ad altri. Questa ipotesi è già stata testata e smentita. Non c’è alcuna ragione per cui i genitori dovrebbero ricorrere a queste pratiche di detossificazione artificiale, come l’uso di minerali zeolitici. In effetti, come avete accennato, questi prodotti erano in una lista di sostanze segnalate, quindi le persone dovrebbero esserne seriamente preoccupate».

Il fatto che non sia necessaria una approvazione da parte dell’FDA dovrebbe accendere un campanello d’allarme, perché evidentemente in quanto integratori questi prodotti non sono considerati farmaci. Ma non è detto nemmeno che l’uso improprio non comporti rischi per la salute.

«Non è necessario che vengano approvati dalla FDA -continua l’esperta -, tuttavia l’Agenzia ha inviato lettere di avvertimento a numerose di queste aziende, perché stanno facendo affermazioni prive di fondamento. Non esiste alcuna evidenza che questi prodotti siano in grado di trattare condizioni come il cancro, l’asma, l’autismo o altre malattie per cui vengono proposti. Quindi non sembrano nemmeno offrire reali benefici […]. Questi prodotti possono essere anche piuttosto costosi. Le persone autistiche, inoltre, sono molto sensibili, e, come detto, non esiste alcuna base scientifica a sostegno di questi trattamenti. Possono anche provocare effetti collaterali o interagire con altri farmaci. Le persone con autismo assumono spesso diversi tipi di farmaci, sia prescritti che off-label, e queste sostanze possono interferire con essi. Inoltre, alcuni di questi minerali zeolitici sono stati associati alla fibrosi, che può causare problemi ematici e perfino il mesotelioma. Quindi, sì, possono essere piuttosto pericolosi».

Conclusioni

Abbiamo visto che i trattamenti a base di zeolite non hanno mai dimostrato alcuna efficacia nel trattamento dell’autismo, inoltre non sono da escludere eventi avversi, anche in associazione con l’assunzione di altri farmaci.

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