Regno Unito, al via un progetto per “prevedere” gli omicidi. L’accusa delle ong: «Programma distopico»


Potrebbe aggiungersi anche il Regno Unito alla lista di Paesi che vogliono introdurre sistemi di polizia predittiva. Lo riporta il Guardian, secondo cui il governo di Keir Starmer starebbe sviluppando un programma di «previsione degli omicidi». Come? Utilizzando i dati personali delle persone già note alle forze dell’ordine per identificare coloro che hanno maggiori probabilità di compiere un delitto. Il nome originale del programma era «progetto di previsione degli omicidi». In un secondo momento, è stata scelta una formula ben più innocua, ossia «condivisione dei dati per migliorare la valutazione del rischio».
L’accusa delle ong: «Distopico»
Secondo il ministero della Giustizia, il progetto contribuirà a rafforzare la sicurezza pubblica. Sono in molti, però, a definire il programma «agghiacciante e distopico». Finora, d’altronde, di informazioni sul progetto ne erano filtrate ben poche. L’esistenza stessa del programma di polizia predittiva è stata scoperta solo grazie al gruppo di pressione Statewatch, che ha chiesto ripetutamente l’accesso ad alcune informazioni ufficiali tramite apposite richieste. Secondo l’associazione, i dati di persone non condannate per alcun reato penale saranno utilizzati come parte del progetto, comprese informazioni personali su autolesionismo e dettagli relativi ad abusi domestici. I funzionari del governo inglese negano categoricamente, assicurando che finora sono stati utilizzati solo dati su persone con almeno una condanna penale.
La fase sperimentale del progetto
In ogni caso, i sistemi di polizia predittiva sono da tempo criticati dalle associazioni di difesa della privacy e dei diritti umani. Il rischio, infatti, è questi programmi creino previsioni distorte, che amplificano i pregiudizi di cui già è vittima chi appartiene a una minoranza etnica o vive in contesti difficili. Il ministero della Giustizia inglese assicura che il programma «esaminerà le caratteristiche del trasgressore che aumentano il rischio di commettere un omicidio» ed «esplorerà tecniche alternative e innovative di scienza dei dati per la valutazione del rischio di omicidio». Il progetto è ancora in una fase sperimentale e di ricerca e l’avvio del programma stesso, precisa Downing Street, risale a quando il premier conservatore Rishi Sunak era in carica.
Foto di copertina: Dreamstime/Palinchak