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Viaggi rimborsati, auto per i familiari e compravendita di ambulanze: l’accusa di peculato per l’ex presidente della Croce Rossa di Como

09 Aprile 2025 - 09:45 Ugo Milano
croce rossa como
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Doni rivendute a peso d'oro e «bonus» illeciti con concessionari. Secondo le indagini della Guardia di finanza, il 49enne avrebbe anche causato un danno erariale di 260mila euro

Rimborsi spese non previsti, uso di carte di credito della Croce Rossa per spese personali e la creazione di una rete illecita che gli ha permesso di acquistare auto personali con i fondi dell’associazione. Sono alcuni degli elementi che hanno portato la Corte dei Conti ad accusare Matteo Fois, ex presidente della Croce Rossa di Como. Il 49enne, insieme a un ex collaboratore che ha già patteggiato un anno e sei mesi, avrebbe causato anche un danno erariale complessivo di 260mila euro tra il 2014 e il 2020.

Ticket per i ristoranti e carte di credito

Secondo quanto evidenziato dalle indagini della Guardia di finanza, dopo l’apertura del fascicolo da parte della procura di Como, Fois avrebbe sfruttato l’Ente di cui era presidente per trarre ingenti vantaggi economici. Oltre 12mila euro gli sarebbero entrati nel portafoglio grazie a richieste di rimborso spese che in realtà non gli spettavano, come ad esempio quelle per i ticket restaurant. A cui si aggiungeva l’utilizzo delle carte di credito aziendali per spese personali, come trasferte o acquisti online non documentati. Non solo. Al centro dell’accusa di appropriazione indebita di denaro ci sarebbe una complessa e rodata rete di compravendita di ambulanze e automobili, che coinvolge anche una società emiliana specializzata nei mezzi di pronto soccorso.

La compravendita illecita di ambulanze e i «bonus» dal concessionario

Stando agli atti di indagine, l’azienda avrebbe fatturato con un importo più alto di quello effettivo le ambulanze acquistate da Fois per la Croce Rossa, e avrebbe invece registrato con un importo più basso quelli venduti dall’Ente. Creando così veri e propri gruzzoli di denaro che il concessionario teneva come «bonus» e che l’ex presidente della sezione di Como utilizzava per comprare auto a uso personale. In particolare una Renault Clio, una Audi A1 e una Volkswagen Multivan. Ulteriori introiti per Fois sarebbero derivati dalla vendita di due macchine che la Croce Rossa aveva ricevuto i regalo per attività istituzionali dai Vigili del fuoco. Dopo averle dichiarate non utilizzabili per le attività dell’associazione, la Mitsubishi Pajero e la Land Rover Discovery erano invece state vendute dall’ex presidente per 13mila e 6mila euro.

Le somme trattenute per il 118 e i comitati locali sul lastrico

Sotto la lente degli inquirenti anche la cattiva gestione delle risorse interne all’Ente. Il trattenimento indebito di ingenti somme da parte del Comitato provinciale di Como ha costretto molti Comitati locali – tra cui quelli di Cantù, Lomazzo e Uggiate Trevano – ad adire a vie legali per ottenere il denaro che spettava loro per garantire il servizio 118. Con conseguenti esborsi significativi per spese legali e giudiziarie, che li hanno di fatto messi sul lastrico. Entro fine aprile Fois potrà depositare una eventuale memoria difensiva alla Corte dei Conti. A settembre, poi, partirà il processo penale.

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