Cosa proverà a offrire Giorgia Meloni a Donald Trump in cambio di uno sconto sui dazi


Giorgia Meloni atterrerà a Washington il 16 aprile. Il giorno dopo sarà ricevuta alla Casa Bianca. Con un obiettivo ambizioso: chiedere uno sconto sui dazi a Donald Trump. Possibilmente senza indispettire gli alleati europei. La Repubblica scrive che la premier italiana ne ha parlato con Ursula von der Leyen ed Emmanuel Macron. E che c’è un dilemma che Palazzo Chigi deve risolvere: agire per sé o agire per tutti? L’ambizione è farlo anche a nome dell’Europa. O almeno questo è il messaggio che veicola Palazzo Chigi.
Barriere doganali al 10%
Un obiettivo molto ambizioso che potrebbe porsi Meloni è quello di portare le barriere doganali Usa al 10%. Un incontro a metà tra la richiesta di dazi zero e l’attuale situazione, che li fissa al 20%. Ma con quale contropartita? Cosa può offrire Meloni a Trump? Una delle idee è quella di aumentare gli acquisti europei di gas americano. Ovvero proprio quelli decisi all’epoca di Joe Biden e di Mario Draghi e molto criticati dalla destra sovranista. Ma la coerenza non importa in questo momento. E allora potrebbe arrivare una controfferta dal tycoon proprio all’Ue. Che potrebbe davvero concedere uno sconto all’Europa, ma in cambio di un obiettivo geopolitico più alto. Ovvero che Bruxelles si unisca a Washington nella guerra alla Cina.
Il problema Germania
Ma qui si apre un altro problema. Con la Germania. Che non a caso è sia il partner europeo con il maggior surplus nei confronti degli Usa e quello più vicino a Pechino. Berlino non seguirà Trump su questa strada. Così come la Spagna. Mentre proprio ieri von der Leyen ha fatto sapere di aver telefonato al leader Xi Jinping. «Non uno tra loro vuole la guerra commerciale con gli Usa. Questo non significa non stare dalla parte dell’Europa: noi trattiamo assieme all’Unione. Ci stanno solo dicendo: chiunque può contribuire a evitare la guerra, lo faccia», spiega il ministro Francesco Lollobrigida dopo l’incontro di ieri con gli imprenditori a Palazzo Chigi.