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I leoni marini “impazziti” per colpa di un’alga (e gli incendi). L’attacco al surfista che prova a difendersi: i casi in California – Il video

09 Aprile 2025 - 23:20 Antonio Di Noto
Un'alga tossica contenente acido domoico sta provocando problemi gravi ai leoni marini, che diventano aggressivi e muoiono dopo poche settimane. Secondo gli esperti la situazione è resa peggiore dal cambiamento climatico

«Demoniaci». Così la testata americana Abc News definisce i leoni marini della California. Negli ultimi giorni, gli animali che vivono stabilmente in certe aree della costa pacifica degli Usa hanno avuto un comportamento estremamente aggressivo, arrivando ad attaccare bagnanti e surfisti, oltre a mostrarsi insolitamente disorientati. In questo caso, la ragione non è, come spesso avviene, l’eccessiva invadenza dei turisti sulle assolate spiagge californiane, bensì un’alga tossica, capace di modificare le interazioni delle otarie tra loro e nei confronti di altri animali, uomo compreso. Non tutti i leoni marini, però, diventano aggressivi. Molti si mostrano letargici mentre alcuni soffrono di convulsioni e attacchi cardiaci. Tutti rischiano la morte che sopraggiunge nel corso di alcune settimane ed è difficile da prevenire, anche con cure veterinarie. Queste, la scongiurano solo nel 40% dei casi circa.

Le alghe tossiche, gli incendi e il cambiamento climatico

Nello specifico, le alghe contengono una sostanza nota come acido domoico. La fioritura dell’alga, storica ma mai così frequente, si verifica ormai da quattro anni consecutivi, facendo temere gli esperti che si tratti ormai di un evento stagionale. Peraltro, quest’anno le alghe si sono diffuse in anticipo invadendo 600 chilometri di costa californiana e provocando problemi in un numero sempre maggiori di animali. Eventi che secondo gli esperti sono legati all’aumento della temperatura media delle acque, influenzata dal cambiamento climatico. In particolare, le fioriture delle alghe si verificano quando le acque profonde, ricche di nutrienti arrivano in superficie. In questo caso, a giocare un ruolo potrebbero essere stati i vasti incendi che hanno colpito la California negli scorsi mesi, i quali, con i loro detriti hanno letteralmente fertilizzato il mare.

Acido domoico: pericoli anche per l’uomo

Le alghe vengono poi ingerite dai pesci che vengono a loro volta mangiati dai leoni marini. A ogni anello della catena alimentare, la concentrazione della tossina aumenta, fino agli effetti dannosi constatati in questi giorni. L’acido domoico può colpire anche altri animali, tra cui i delfini, che quasi sempre muoiono, e gli esseri umani, tra cui sono comuni problemi di memoria dopo l’assunzione. Secondo quanto riporta la Bbc, citando John Warner, Ceo del Marine Mammal Care Center di Los Angeles, specializzato nella cura delle otarie, la tossina provoca confusione nella testa dei leoni marini, che reagiscono con aggressività alla vista di quelle che considerano potenziali minacce, tra cui le persone, che invece normalmente ignorano se la distanza non è eccessivamente ravvicinata. L’esempio più lampante è il video che circola in questi giorni, di un surfista costretto a usare la propria tavola per difendersi da un leone marino. L’uomo se l’è cavata con alcune ferite di lieve entità.

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