Terzo mandato, la Consulta boccia la legge della Campania: «È incostituzionale». De Luca non si può ricandidare


La legge della Regione Campania che consente al presidente della giunta regionale uscente che ha già svolto due mandati consecutivi di candidarsi per un terzo mandato è «incostituzionale». Lo ha stabilito la Corte Costituzionale oggi, mercoledì 9 aprile, dopo ore di camera di consiglio. Stando alla pronuncia, Vincenzo De Luca non potrà candidarsi a un terzo mandato da presidente di Regione. La decisione chiude anche la porta ad un ulteriore possibile mandato per il presidente della Regione Veneto Zaia. «Straordinaria performance giuridica dell’alta Corte»: è il titolo del comunicato della Regione Campania sulla sentenza. «Accolta una tesi strampalata, progettata in udienza, che ha fatto inorridire autorevoli costituzionalisti», scrive il governatore Vincenzo De Luca nella nota. «La buona notizia è che ci sarà molto lavoro per gli imbianchini. Si dovrà infatti cancellare in tutte le sedi giudiziarie del Paese la scritta: la legge è uguale per tutti», conclude.
Il comunicato della Consulta
«L’articolo 1 della legge della Regione Campania numero 16 del 2024, – si legge nel comunicato della Consulta – dopo avere previsto che non è immediatamente rieleggibile alla carica di Presidente della Giunta regionale chi, allo scadere del secondo mandato, ha già ricoperto ininterrottamente tale carica per due mandati consecutivi, ha tuttavia stabilito che, “[a]i fini dell’applicazione della presente disposizione, il computo dei mandati decorre da quello in corso di espletamento alla data di entrata in vigore della presente legge”. Con tale ultimo inciso – continua -, il legislatore campano ha reso inapplicabile, per la prossima tornata elettorale, il principio fondamentale del divieto del terzo mandato consecutivo posto dal legislatore statale con la legge numero 165 del 2004, così violando l’articolo 122, primo comma, della Costituzione, che attribuisce al legislatore regionale il compito di disciplinare, tra l’altro, le ipotesi di ineleggibilità del Presidente della Giunta regionale nel rispetto dei principi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica». E i giudici concludono: «Il divieto del terzo mandato consecutivo opera, infatti, per tutte le Regioni ordinarie, dal momento in cui esse hanno adottato una qualsiasi legge in materia elettorale, nel contesto di una scelta statutaria a favore dell’elezione diretta del Presidente della Giunta regionale».
Zaia: «Rilievo tecnico sulla Campania»
«Siamo di fronte a un Paese che, in alcune delle proprie norme, vive nell’ipocrisia. La sentenza, di natura tecnica, riguarda la Regione Campania», dichiara il presidente del Veneto Luca Zaia, in una situazione simile a quella di De Luca. Il governatore di Godega di Sant’Urbano è al termine di due mandati nella sua regione, e non può candidarsi per un terzo nonostante l’altissimo consenso di cui gode. Zaia lo riconosce e non tradisce speranze che la sentenza possa aver disilluso: «Senza entrare nel merito dei tecnicismi della legge campana, la Corte chiarisce che chi ha già ricoperto due mandati consecutivi non può candidarsi per un terzo. Si tratta, appunto, di un rilievo tecnico».