Terzo mandato, l’avvocato dello Stato contro Vincenzo De Luca: «No a prolungati esercizi di potere»


Si è aperta oggi, 9 aprile, in tarda mattinata, l’udienza davanti alla Corte costituzionale che deciderà sulla legittimità della legge regionale campana che permetterebbe, se confermata, a Vincenzo De Luca di candidarsi ad un terzo mandato da presidente di Regione. Il governo ha fatto ricorso alla Consulta per conflitto di attribuzioni sostenendo invece che la legge campana esula dalle competenze regionali e che anche De Luca debba attenersi al vincolo stabilito per legge, di due mandati.
La posizione del governo
L’avvocato dello Stato, Ruggero Di Martino è stato molto netto: «Esiste chiarezza nel dato normativo» e dunque non c’è dubbio, dice il legale, che la legge nazionale imponga un «divieto o limite del terzo mandato». Se un presidente di Regione «ha conseguito due mandati consecutivi non può concorrere a una terza elezione». Il punto è anche politico, aggiunge, con un passaggio che si applica a De Luca ma evidentemente anche all’alleato del governo, Luca Zaia: «Il principio di democraticità richiede anche la tutela del fisiologico ricambio» della leadership politica al governo delle Regioni e «il limite del terzo mandato pone un freno al prolungarsi dell’esercizio di potere da parte della stessa persona». La decisione è attesa tra stasera e domattina.