Donald Trump ha manipolato i mercati? Il consiglio sui social poco prima del dietrofront e i guadagni delle sue aziende


Donald Trump ha manipolato il mercato? È quanto sospettano i democratici americani, che tramite il deputato Adam Schiff hanno chiesto al Congresso di indagare se il presidente abbia influito consapevolmente sull’andamento degli indici azionari o commesso i reati di aggiotaggio e insider trading, cioè fatto volontariamente variare i mercati e usato le informazioni (che solo lui conosceva) per guadagnarci. Il riferimento è a quanto accaduto ieri, mercoledì 9 aprile, quando Trump ha pubblicato un breve post sui social: «Adesso è un momento grandioso per comprare!», ha scritto il presidente americano su Truth. Il post è stato pubblicato alle 9.37. Poche ore più tardi, la Casa Bianca ha spiazzato tutti annunciando la sospensione dei «dazi reciproci» per tutti i Paesi ad eccezione della Cina.
Il post sui social e l’annuncio della Casa Bianca
La notizia ha avuto un effetto immediato sui mercati, che dopo giorni di impressionanti perdite hanno spinto il Dow Jones, il Nasdaq e l’S&P500 a chiudere in forte rialzo. Insomma, era davvero il momento giusto per investire e comprare azioni. C’è solo un problema: la spinta a farlo è arrivata da una persona (Trump) che sapeva perfettamente cosa sarebbe accaduto da lì a poche ore. Se si trattasse di un privato cittadino qualsiasi, ci sarebbero tutti gli estremi per configurare il reato di manipolazione del mercato. Non è chiaro, però, se lo stesso principio valga anche per il presidente degli Stati Uniti.
Il caso della sigla «DJT»
C’è poi un altro dettaglio che sta facendo insospettire diversi media d’oltreoceano. Il presidente americano, che non firma quasi mai i propri post sui social, ha chiuso il messaggio pubblicato su Truth con la sigla «DJT». Un acronimo di «Donald J. Trump», certo. Ma anche il ticker di Trump Media & Technology Group, l’azienda che controlla Truth Social, le cui azioni hanno guadagnato il 22% in un solo giorno.
Le accuse dei democratici a Trump
I democratici americani vogliono vederci chiaro e accusano il presidente di essersi macchiato del reato di insider trading. «Voleva che i suoi uomini facessero soldi con informazioni private che solo lui conosceva. Chi lo sapeva in anticipo e quanti soldi hanno guadagnato?», chiede ora il senatore dem Chris Murphy. Alexandria Ocasio-Cortez, punto di riferimento dell’ala più progressista dei democratici, si spinge oltre, chiedendo a tutti i membri del Congresso di dichiarare le azioni acquistate nelle ultime 24 ore. Il sospetto è che i caotici annunci sui dazi, compreso il clamoroso dietrofront delle ultime ore, siano serviti a Trump per arricchire se stesso (facendo guadagnare in Borsa il titolo della società che controlla Truth Social) e alcuni suoi fedeli collaboratori. La repubblicana Marjorie Taylor Green, per esempio, ha rivelato di aver acquistato molte azioni il 3 e il 4 aprile, proprio mentre a Wall Street tutti si affrettavano a vendere.
April 10, 2025
Foto copertina: EPA/Justin Lane