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La fontana dell’ambasciata Usa a Londra si colora rosso sangue, la protesta di Greenpeace: «Basta armare Tel Aviv» – Il video

10 Aprile 2025 - 13:27 Ugo Milano
L'organizzazione sostiene di aver deciso di compiere l'azione «come ultima risorsa». E criticano i governi di Regno Unito e Usa «sordi sulla questione palestinese»

«Stop arming Israel», le cascate e lo stagno artificiali di fronte all’ambasciata americana a Londra sono color rosso sangue. Una protesta portata avanti dagli attivisti di Greenpeace, come documentato dalla stessa organizzazione, con lo scopo di «mettere in evidenza la morte e la devastazione causate a Gaza come conseguenza diretta delle forniture di armi, munizioni e materiale militare da parte degli Stati Uniti a Israele». La richiesta degli attivisti è duplice, rivolta a Washington tanto quanto a Londra: «Stop arming Israel», basta armare Israele.

I finanziamenti di Londra e Washington

Sul sito di Greenpeace, dopo il comunicato in cui sono spiegati i motivi dell’azione di protesta, un lungo elenco di dati che illustrerebbero le responsabilità dei due governi nel disastro umanitario di Gaza. Washington, scrivono gli attivisti, avrebbe fornito 12 miliardi di dollari di aiuti militari a Tel Aviv da gennaio a oggi, costituendo due terzi delle forniture importate da Israele. Londra, invece, dal 2015 avrebbe fatto affari per 500 milioni di sterline pur rinunciando, dallo scorso settembre, a concedere 30 delle sue 350 licenze di esportazione di armi verso il Medio Oriente.

Le proteste come «ultima risorsa»

Azioni come quelle di oggi, ha specificato Greenpeace, sono «l’ultima risorsa». Che viene adottata di fronte a un governo o a un’azienda che «si rifiuta di smettere di danneggiare le persone o la natura nonostante siano sottoposti a enormi pressioni per farlo». Il colorante rosso utilizzato, si legge nel comunicato, è «atossico, biodegradabile e di qualità alimentare. Non rappresenta alcun rischio per le persone, la fauna selvatica o l’ambiente».

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