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Prada compra Versace: 1,25 miliardi di euro per Capri Holdings. Le dimissioni di Donatella e lo sconto per i dazi

10 Aprile 2025 - 14:48 Ugo Milano
prada versace
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Il prezzo definitivo sarà poi stabilito nelle ultime fasi dell'acquisto. La società americana: «Venduto per ridurre il debito». E il prezzo è scontato a causa dei dazi di Trump

Anche Versace veste Prada. È stato ufficializzato oggi, giovedì 10 aprile, l’acquisto definitivo dello storico brand di lusso fondato da Gianni Versace e di proprietà di Capri Holdings. In un comunicato ufficiale Prada ha comunicato il pagamento di 1,25 miliardi di euro, l’enterprise value di Versace, che sarà soggetto agli aggiustamenti del caso in fase di closing dell’acquisto. «Apriamo un nuovo capitolo», ha esultato il presidente e ad del gruppo Prada Patrizio Bertelli. «Con Versace condividiamo un impegno costante verso la creatività, la cura del prodotto e un forte patrimonio culturale. Il nostro obiettivo è di dare continuità all’eredità di Versace». Che così torna in Italia entro il secondo semestre del 2025, accompagnato da un nuovo finanziamento di Prada da 1,5 miliardi.

La cessione di Versace «per ridurre il debito»

Per l’americana Capri Holdings si tratta di una scelta compiuta «per rafforzare il bilancio e consentire investimenti strategici accelerati». La vendita di Versace, ha spiegato il ceo John D. Idol, permette così alla società di concentrare tutti i suoi sforzi sulla crescita dei brand Michael Kors e Jimmy Choo. E, al contempo, fornire una maggiore libertà di movimento in termini di «investimenti aziendali, futuri riacquisti di azioni e riduzione del debito». Un nuovo scossone nella casa di moda dopo che, dall’1 aprile, Donatella Versace aveva deciso di fare un passo indietro e rinunciare al ruolo di direttrice creativa della maison della Medusa.

I dubbi della vigilia

Nella giornata di mercoledì, a 24 ore dalla riunione del Cda che poi ha dato il via libera all’acquisto, si erano alternate indiscrezioni contrastanti. Il Wall Street Journal era arrivato a ventilare addirittura l’ipotesi che l’affare potesse naufragare viste le turbolenze dei mercati dopo l’annuncio dei dazi americani, che hanno colpito duramente anche il settore del lusso. Poco dopo il Financial Times inglese aveva invece sostenuto che le tariffe volute da Donald Trump avrebbero potuto abbattere il prezzo di acquisto di circa 200 milioni di dollari. Cosa che effettivamente si è concretizzata, con uno sconto dagli 1,6 miliardi attesi a 1,375 miliardi di dollari (cioè 1,25 miliardi di euro).

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