La diffida della Rai al Comune di Sanremo: «Pronti a denunciare se un’altra rete userà i marchi del Festival»


Se il Comune di Sanremo darà in licenza in marchi del Festival ad altre emittenti, la Rai procederà per vie legali. È questo il nocciolo della diffida che l’emittente nazionale ha presentato nei confronti del Comune ligure. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Ansa citando fonti vicine alla vicenda, a giudizio della Rai, i marchi del festival sono legati inscindibilmente al format della televisione nazionale e, pertanto, «in nessun caso possono essere utilizzati da altre emittenti televisive».
Il bando del Comune che può togliere Sanremo alla Rai
La diffida è solo l’ultimo gradino di un’escalation tra l’amministrazione sanremese e la Rai. Ieri, il Comune ha ufficialmente pubblicato il bando a cui le grandi emittenti televisive possono partecipare con le proprie proposte per organizzare e trasmettere il Festival della Canzone Italiana. Mossa che apre alla prospettiva di un divorzio per la prima volta dal 1955, e alle potenziali insidie di Mediaset e Discovery e di qualunque rete abbia i requisiti richiesti per trasmettere Sanremo.
Il Comune di Sanremo entra si costituisce in giudizio
Mentre monta la protesta dei discografici, che lamentano di essere stati completamente esclusi dal processo, anche i vertici Rai si mostrano stizziti da un’ipotesi che fino a poche settimane fa appariva poco più che fantascientifica. Nelle scorse settimane l’emittente ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar della Liguria che impone al Comune di mettere a gara l’organizzazione del Festival, ma l’organo che giudica in secondo grado le controversie con l’amministrazione pubblica deve ancora esprimersi in merito. Di oggi è un altro sviluppo sulla vicenda: il Comune di Sanremo intende costituirsi in giudizio contro i ricorsi della Rai. Con la mossa, sui cui sono al lavoro i rappresentanti legali dell’amministrazione ligure, Sanremo entra formalmente a far parte del processo.