Il titolare lo vuole licenziare, ma lui lo minaccia di revenge porn: «Ho avuto una relazione con tua moglie, pubblico sui social le sue foto intime»


Minaccia il suo datore di lavoro per evitare il licenziamento, ma finisce sotto processo per estorsione. Protagonista del caso un dipendente di nazionalità indiana, impiegato presso un’azienda della Piana del Sele, in provincia di Salerno. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo avrebbe tentato di ricattare il titolare dell’allevamento dopo aver appreso dell’intenzione dell’imprenditore di interrompere il rapporto di lavoro. Una presunta scarsa resa sul lavoro, che aveva spinto il datore a valutare una riduzione del personale. Ma – ricostruisce il Corriere del Mezzogiorno – quando al dipendente è stato comunicato l’imminente licenziamento, la reazione è stata immediata e scioccante: «Se mi mandi via, pubblico sui social le foto intime di tua moglie», avrebbe detto al suo superiore.
L’accusa di estorsione
L’imprenditore a quel punto ha scoperto la verità: sua moglie aveva avuto una relazione extraconiugale proprio con quel dipendente. Una storia clandestina, fatta non solo di incontri ma anche di immagini e video compromettenti, che l’uomo aveva conservato sul proprio telefono. Scattata la denuncia, le indagini si sono concentrate su quei contenuti, poi effettivamente recuperati dagli investigatori. Ora, l’uomo è accusato di estorsione. La difesa ha provato a ridimensionare l’impianto accusatorio, sostenendo che le immagini non sarebbero state conservate con l’intento di ricattare. Una tesi che, però, non sembra aver convinto del tutto gli inquirenti, specie alla luce della minaccia esplicita pronunciata al momento dell’annuncio del licenziamento.
Rischia l’espulsione dall’Italia
La sentenza è attesa per il mese di luglio. Il processo si sta svolgendo davanti alla seconda sezione penale del Tribunale, dove sia l’imprenditore che la consorte si sono costituiti parte civile. L’accusa è pesante, e se il dipendente dovesse essere riconosciuto colpevole, oltre alla condanna penale potrebbe perdere il permesso di soggiorno e andare incontro all’espulsione dal territorio italiano.