Campania, Vincenzo De Luca sbarra la strada a Roberto Fico: «Per me un ritorno alla vita, no alla politica politicante» – Video
Due giorni dopo la sentenza della Corte costituzionale che boccia la legge campana sul terzo mandato, impedendogli di correre nuovamente alla carica di governatore, Vincenzo De Luca torna alle amate dirette Facebook per dire la sua. Durissimo tanto con il governo quanto con l’opposizione che non l’ha difeso, ammette però che la corsa è finita: «Torno alla vita, con sportività, ma bisogna fare in modo che Napoli e la Campania non tornino nella palude», dice, per poi annunciare il programma di 21 punti da completare entro l’estate. E lasciando intendere che se la scelta del centrosinistra cadrà su qualcuno che lui considera un politicante, come nel caso di Roberto Fico, la carta della lista di disturbo potrebbe essere ripescata.
Due pesi e due misure
Continua a ritenere giusta la battaglia per il terzo mandato, anche perché con leggi simili alla sua il presidente del Veneto, Luca Zaia è riuscito a fare tre mandati e il Piemonte ha comunque approvato una legge simile alla sua: «Nei loro confronti non c’è stato nessun problema, nel mio caso invece nessuno ha osservato che la legge era analoga alle altre. Le forze dell’opposizione non hanno detto nulla sul fatto che è stato calpestato il principio che la legge è uguale per tutti… ma siamo in Italia. Veramente può succedere di tutto, è il declino dello stato di diritto».
Il futuro della Campania
Il governatore continua a pensare che mettere limiti ai mandati sia un modo di togliere la parola agli elettori: «Chi ritiene ci sia un limite di mandati, se ne infischia dei territori e vuole tappare la bocca ai cittadini. Vogliono che si decida a Roma». Cosa farà dunque? Punta al tutti contro tutti? Dalle parole – non definitive, frena – per il momento non sembra: «In questa condizione, keep calm, stiamo tranquilli. Qualcuno pensa che i problemi siano finiti, in realtà iniziano adesso». I paletti sono chiari. De Luca chiede di «ragionare sul futuro partendo dai programmi in corso, dagli attuali programmi di governo e dalle cose che vanno completate». E nella scelta di chi debba governare dice che deve farlo «Chi è in grado di governare e non chi è semplicemente il prodotto della politica politicante». Tradotto, incrociando con appellativi analoghi che lo stesso De Luca ha espresso in passato, no a Roberto Fico, ex presidente della Camera che certamente non ha mai governato, anche se altri profili provenienti dai Cinque stelle, come l’ex ministro Sergio Costa, potrebbero funzionare, a meno che l’intesa non si trova su nomi provenienti dall’amministrazione locale (la vice sindaca Laura Lieto, tecnica, è apprezzata anche da De Luca). Il governatore dice di voler chiudere con sportività: «La pronuncia della corte costituzionale mi fa ritornare alla vita, con grande sportività, persino con grande senso di liberazione. Ma Napoli e la Campania non devono tornare nella palude, tutto qui». E sottolinea però che l’arma della pressione ulteriore sul Pd, con una lista civica, non è del tutto archiviata: «Non ho un minuto da perdere, dirò la mia opinione quando sarà il momento. Per adesso nessuno deve distrarsi, nessuno si distragga rispetto ai problemi che dobbiamo affrontare, con grande serenità».
Il programma
Per De Luca nei prossimi mesi fino al voto andranno completati ben ventuno punti di programma, molti dei quali in ambito sanitario: «Valgono più di quanto si è fatto negli ultimi dieci anni».