Sospendere il Patto di Stabilità per i dazi di Trump? Anche no. Perché l’Ue respinge la proposta del governo Meloni


Sospendere il Patto di Stabilità per far fronte al caos dazi innescato da Donald Trump? Anche no. La Commissione europea risponde picche, almeno per il momento, all’idea evocata a più riprese nelle ultime settimane dal governo italiano, per bocca del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e della stessa premier Giorgia Meloni. Attivare la clausola generale di salvaguardia per sospendere il Patto, ha chiarito oggi da Varsavia il Commissario Ue all’Economia Valdis Dombrovskis, è una extrema ratio da prevedere in caso di «grave recessione economica nell’Ue o nell’area dell’euro». Condizione che al momento – fortunatamente – «non è soddisfatta: stimiamo ancora una crescita economica nell’Ue, anche tenendo conto dell’effetto dei dazi di Trump», ha detto il lettone vicepresidente della Commissione. Diverso è lo strumento dell’attivazione delle clausole di salvaguardia nazionali, che permettono deviazioni dei singoli Paesi dalla loro traiettorie di consolidamento fiscale per ragioni d’emergenza al di fuori del loro controllo: è questa la strada che è stata seguita di recente dalla Commissione (e dal Consiglio europeo) per aprire la strada al rafforzamento delle capacità di difesa con il programma ReArm Europe, in considerazione della grave minaccia geopolitica rappresentata essenzialmente dalla Russia di Vladimir Putin.
Le avances di Meloni e Giorgetti e la porta chiusa Ue
Da inizio aprile, subito dopo l’annuncio da parte di Donald Trump dei dazi «universali» (poi ridimensionati per tutti tranne che per la Cina), dal governo era partito un pressing verso l’Ue per ampliare il quadro rimettendo di fatto in discussione il Patto tutto intero. In attesa di approfondire i negoziati con gli Usa per scongiurare il peggio, era stato il ragionamento di Meloni, «noi possiamo intanto fare alcune cose a livello europeo molto importanti. Forse dovremo ragionare di sospendere le norme sul Green Deal in tema di automotive, settore colpito dai dazi», ma «c’è un tema aperto rispetto al Patto di stabilità: c’è una norma che si chiama clausola generale di salvaguardia, che prevede una sospensione, una deroga al Patto di stabilità. Forse dovremmo ragionare di quello, o di fare una valutazione ulteriore su come è stato indicato il Patto di stabilità». Concetti poi ripresi ed elaborati ulteriormente da Giorgetti e da altre voci di governo. Ora Dombrovskis, pur con toni felpati, sembra dire essenzialmente al governo: «Non vi allargate», visto che l’economia europea regge. Sino a prova contraria, se non altro.
In copertina: Il vicepresidente e responsabile Economia della Commissione Ue Valdis Dombrovskis – Bruxelles, 4 novembre 2024 (EPA/OLIVIER MATTHYS)