Uccise il rivale prima di togliersi la vita, il killer elogiato su TikTok. Gli attacchi alla ex moglie: «Zo**ola, a breve troverà altri pesci» – Il video


«Ecco la “donna” che ha fatto nascere questa rivalità tra Andrea e Mirko», donna tra virgolette. «Loro hanno perso la vita e lei a breve troverà altri…». Sono le due scritte che si alternano su un montaggio di foto pubblicato su TikTok che vede protagonista una donna. In particolare la ex moglie di Andrea Izzo, lo skipper 40enne che lo scorso 7 aprile ha inseguito per strada e ucciso a colpi di pistola il compagno della donna Mirko Gargiulo, mandando una foto del suo cadavere alla donna prima di togliersi la vita. Il messaggio del video è chiaro, a enfatizzarlo ci pensa la musica neomelodica in sottofondo: ‘A Zoccola del cantante Alberto Selly. Come se fosse la donna la colpevole della tragedia accaduta per le strade di Marano, in provincia di Napoli, con colpi di pistola sparati a pochi metri dall’ingresso di un asilo e di una scuola elementare.
L’attacco alla donna: «È lei la causa della tragedia, non è una vera donna»
«È lei la causa principale di questa tragedia. Ad essere donna possono esserlo tutte… saperlo essere è un’altra cosa», si legge nella didascalia del video su TikTok. La ex moglie di Andrea Izzo, con cui condivideva ancora l’abitazione, è così «una poco di buono, una zoccola». E Mirko Gargiulo, che aveva iniziato a scriversi e frequentarsi con la donna ormai separata e che già due volte aveva denunciato le minacce di morte dell’ex marito, in fondo se la sarebbe pure cercata. Una teoria assurda che «getta fango su una donna innocente», ha commentato Francesco Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra.
Borrelli e la richiesta a Tik Tok: «Rimuovete il video, è un elogio al killer»
«Chiediamo che questa vergogna venga rimossa quanto prima», ha detto il parlamentare. «Non esiste giustificazione che regga per ammazzare un altro uomo a sangue freddo in maniera premeditata e rovinare la vita a più famiglie, eppure mentre l’assassino continua a ricevere solidarietà e attestati di stima, la vittima e l’ex moglie vengono seppelliti dal fango». Un comportamento che, secondo Borrelli, si origina dalla «subcultura patriarcale» che alimenta odio e violenza di genere: «Se un uomo si fa vanto delle sue molteplici avventure amorose è un eroe, un mito da emulare. Se invece una donna palesa una vita sentimentale e sessuale, cosa normalissima a meno che non si tratti di una monaca di clausura, diventa un dramma, è una poco di buono».