Confessioni online a pagamento? Il prete di Bari sotto accusa nega tutto: «Mai preso un euro, ho solo aiutato una persona»


«Un programma televisivo ha fatto riferimento a un mio intervento su una piattaforma online, lasciando intendere che si trattasse di una confessione a pagamento. Questo non corrisponde alla realtà dei fatti, perché non ho mai confessato nessuno online, né ho mai ricevuto denaro per alcuna attività legata ai sacramenti o ad altro». È questo il principio della replica di don Luca De Muro, parroco della chiesa del Redentore di Bari alle accuse mossegli dalla trasmissione di Rete 4 Fuori dal Coro. Il sacerdote barese è uno dei parroci che in un servizio a cura di Francesco Leone viene mostrato mentre utilizza la piattaforma online PrayForMe, specializzata nel mettere in contatto ministri della religione e fedeli facendo pagare questi ultimi per confessioni, preghiere e sacramenti. Nello specifico, la tariffa richiesta da don De Muro ammonterebbe a 25 euro l’ora, secondo il servizio.
«Sto vivendo una situazione che mi mette alla prova»
Si difende il prete: «Nell’occasione messa in rilievo dalla trasmissione – la prima e unica – ho accettato di parlare con una persona che sembrava avere un bisogno spirituale, convinto di poter essere di aiuto», continua il sacerdote, spiegando: «L’ho fatto pensando a chi, per timidezza o vergogna, non riesce ad affrontare certi temi di persona». Poi le scuse: «Mi dispiace sinceramente per quanti sono rimasti turbati da questa vicenda – continua – non era mia intenzione ferire nessuno. Chi mi conosce sa che ho sempre vissuto questo ministero come un dono». Infine alcuni ringraziamenti a chi non lo ha abbandonato: «Sto vivendo una situazione che mi mette alla prova – conclude –. Ringrazio la comunità del Redentore per la fiducia, la vicinanza e il sostegno che non è mai mancato. Camminiamo insieme, anche in questo momento».