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Corteo per la Palestina a Milano, imbrattate e infrante vetrine: «Spara a Giorgia». Scontri tra manifestanti e polizia – Foto e Video

12 Aprile 2025 - 20:55 Alba Romano
La tensione è cresciuta all'altezza piazzale Lagosta, su cui compare la scritta contro la presidente del Consiglio

Sono circa 10 mila le persone che si sono unite oggi al corteo di Milano per chiedere la fine della guerra a Gaza ed esprimere sostegno alla Palestina, messa in ginocchio dall’assedio israeliano e dal regime di Hamas. La manifestazione è partita da piazza Duca D’Aosta, di fronte alla stazione Centrale e ha attraversato le zone centrali a Nord della città fino a raggiungere l’Arco della Pace. All’altezza di Piazzale Baiamonti, sono si sono verificati scontri tra le forze dell’ordine e i manifestanti. Prima, sono state infrante e imbrattate vetrine, mentre la gran parte del corteo si è mossa in maniera pacifica.

«Spara a Giorgia»

All’altezza di Piazzale Lagosta, alcuni manifestanti hanno infranto e imbrattato le vetrine di una filiale di Banco Bpm. «Spara a Giorgia», hanno scritto sul vetro. Alla filiale di banco Desio di via Trau è stata bruciata una telecamera e sulla vetrina è stato scritto «No riarmo». Danni alla vetrina del Carrefour di via Alserio. Danneggiata anche la filiale Unicredit di via Pola. «UniCredit complice del genocidio», si legge tra i cocci di vetro. Infranta, poco prima, anche quella di Starbucks. Poco dopo sono stati esplosi anche alcuni petardi.

La scritta “Spara a Giorgia” durante il corteo nazionale per Gaza, Milano, 12 aprile 2025. ANSA/FEDERICA ZANIBONI

Sette persone in questura

Secondo i manifestanti, a dare il via alle tensioni sarebbe stata l’identificazione di alcuni partecipanti da parte della polizia. Alcuni gruppi all’interno del corteo hanno intonato il coro tout le monde deteste la police («tutti odiano la polizia»). In totale, sette persone sono state portate in questura e alcune centinaia dei manifestanti del corteo si sono distaccate, senza proseguire verso l’Arco della Pace, per chiedere che le persone portate in questura venissero «liberate».

I bambini uccisi

La maggior parte del corte si è mossa in maniera pacifica. Presenti tantissime bandiere della Palestina. Tra gli slogan gridati prima della partenza: «Gaza libera, Palestina libera intifada, intifada». Criticato in particolare lo stop degli aiuti imposto da Israele che ha provocato la morte di molti bambini a Gaza: alcuni manifestanti avevano in mano bambolotti coperti da lenzuoli bianchi macchiati di rosso.

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