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«Sei marocchino, siete tutti uguali»; così in Veneto negano l’affitto della casa all’assessore neopapà

12 Aprile 2025 - 10:25 Ugo Milano
razzismo treviso assessore affitto
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È successo a Pieve di Soligo, in provincia di Treviso. Mohammad Hammouch, in Italia da quando ha sei mesi, ha commentato: «Mi sento escluso è ferito»

I documenti per acquistare la casa erano in regola, il contratto già praticamente pronto. All’ultimo però il proprietario ha ritirato l’offerta, dopo aver scoperto che il nome dell’acquirente era Mohammed Hammouch: «Non affitto ai marocchini, tanto siete tutti uguali». Peccato che Hammouch, 35enne fresco papà di due gemelline, sia cittadino italiano, viva a Pieve di Soligo, in provincia di Treviso, e ne sia persino assessore comunale al turismo. «Mi sento escluso e ferito», ha commentato l’uomo. «Vivo e lavoro con impegno in questa città che amo, eppure è bastata una frase per farmi sentire un ospite sgradito».

La ricerca della casa, il ritiro dell’offerta e la spiegazione

Secondo quanto ha raccontato Hammouch, era tempo che cercava una sistemazione più spaziosa per la sua famiglia, che di recente si è ingrandita con la nascita di due piccole bimbe. L’assessore al turismo si era affidato a un intermediario, che aveva portato avanti una trattativa con un concittadino. Si trattava quasi solo di firmare i documenti, ma dall’agenzia l’uomo sarebbe arrivato a conoscenza del nome dell’acquirente, un nome che ha definito «non nostrano». Offerta ritirata. A quel punto lo stesso Hammouch si sarebbe recato di persona dall’uomo per chiedergli il motivo di quella scelta, e si sarebbe sentito dire: «Non affitto a marocchini, tanto siete tutti uguali». Hammouch, i ogni caso, non sembra aver perso la speranza verso la sua cittadina: «Pieve di Soligo è un posto meraviglioso, ma queste parole mi hanno fatto male. Purtroppo non si possono definire in altro modo che razziste».

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