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Da Papa Francesco la stretta ai parroci sui soldi delle offerte: «Troppi abusi. Adesso una sola offerta per ogni messa speciale»

13 Aprile 2025 - 13:55 Ugo Milano
Un nuovo decreto vaticano prova a mettere ordine sulle offerte per le messe speciali, impedendo ai parroci di trattenerne più di una per ciascuna funzione e invitandoli a devolvere il denaro ai bisognosi

Il Dicastero per il Clero, con l’approvazione di Papa Francesco, ha emanato un nuovo decreto per regolamentare l’uso delle offerte nelle messe, con l’obiettivo di eliminare «talune prassi che, abusivamente, si sono verificate in vari luoghi». Nel documento, pubblicato oggi, domenica 13 aprile, si stabilisce che in occasione di una messa chiesta dai fedeli «con intenzioni particolari» al sacerdote, elargendo una corrispettiva offerta, il parroco non deve cumulare più offerte per una sola funzione. In ogni caso, il prete potrà trattenere una sola offerta per ciascuna messa celebrata. Le eventuali altre offerte ricevute per la stessa celebrazione dovranno essere devolute alle «parrocchie in stato di necessità», in particolare quelle situate «nei Paesi di missione».

«Non legare i sacramenti alla disponibilità economica»

La misura vuole contrastare l’accumulo indiscriminato di intenzioni e relative offerte in un’unica celebrazione, pratica giudicata inappropriata dalle autorità vaticane. Allo stesso tempo, il decreto riafferma il principio secondo cui l’accesso ai sacramenti non deve mai essere condizionato dalla disponibilità economica dei fedeli. Si legge nel testo: «oltre alle offerte determinate dalla competente autorità il sacerdote non domandi nulla, evitando sempre che i più bisognosi siano privati dell’aiuto dei sacramenti a motivo della povertà».

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