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La messa amara di Seminara, paese delle violenze di gruppo su due ragazzine. Manifestazione davanti alla chiesa, ma i fedeli la evitano

13 Aprile 2025 - 18:42 Alba Romano
seminara ragazzina violentata branco
seminara ragazzina violentata branco
Nel paese in provincia di Reggio Calabria due ragazzine furono violentate per anni da giovani rampolli di famiglie legate alla 'ndrangheta. I coinvolti sono stati condannati, ma i compaesani non si schierano

Seminara è un paese in provincia di Reggio Calabria dove due minori sono state violentate per anni da giovani rampolli delle famiglie di ‘ndrangheta, ora condannati. Nonostante la sentenza però gran parte del paese non si è schierato dalla parte delle vittime, anzi: una delle due ragazzine ha cambiato città con la sua famiglia. E davanti al clima di omertà poche decine di persone (quasi tutte donne), si sono incontrate per dire «no alla violenza sulle donne», nello spiazzo antistante la chiesa del paese. A riportare i dettagli della manifestazione, organizzata dall’associazione «E tu splendi» di Palmi, è il Corriere della Sera che però spiega come il punto sia stato scarsamente partecipato, nonostante la giornata di festa.

I fedeli che evitano la manifestazione e il sindaco che si presenta

Gli organizzatori pensavano di attirare più persone possibili, scegliendo proprio quel punto data la domenica delle Palme. Ma, finita la messa, i fedeli hanno preferito uscire da una porta secondaria, in modo da non essere coinvolti nella manifestazione. «È un fatto di cultura che lambisce l’omertà», ha detto al Corriere una donna, che preferisce rimanere anonima. Il sindaco del paese, Giovanni Piccolo, è invece intervenuto alla manifestazione in veste ufficiale. Ha ricordato come il comune si sia costituito parte civile nel processo che, nel primo troncone, ha inflitto pene dai 5 ai 13 anni a sei dei ragazzi coinvolti. E ha ribadito la sua vicinanza alla famiglia della ragazza che ha abbandonato il paese. Presente anche il parroco don Domenico Caruso nel suo breve discorso ha condannato gli atti di violenza: «Spero che vengano puniti con severità». Alla manifestazione non hanno partecipato le famiglie delle due minorenni vittime. Ma la mamma di una di loro ha ringraziato l’azione dei manifestanti.

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