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Guerra commerciale, Trump tira dritto: «Ci saranno dazi anche sui semiconduttori». La Cina blocca l’export di diverse terre rare

14 Aprile 2025 - 12:01 Bruno Gaetani
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Xi Jinping atterra in Vietnam per la sua prima missione all'estero del 2025: «Il protezionismo non porta da nessuna parte»

La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina non scende di intensità. Anzi, semmai continua ad aumentare con il passare dei giorni. Donald Trump ha anticipato che in settimana saranno annunciate nuove tariffe sui semiconduttori. «I dazi entreranno in vigore in un futuro non lontano», ha assicurato il presidente americano. La risposta della Cina non si è fatta attendere. Ed è una risposta di quelle che rischiano di far crollare interi settori dell’economia occidentale. Secondo il New York Times, Pechino ha sospeso l’export di diversi metalli, magneti e materiali critici delle terre rare, minacciando di fatto il blocco delle forniture all’Occidente di componenti essenziali per l’industria bellica, elettronica, automobilistica, aerospaziale e non solo.

Pechino sfodera l’arma delle terre rare

Secondo il quotidiano statunitense, la Cina sta elaborando un nuovo sistema di regolamentazione che, una volta entrato in vigore, potrebbe impedire definitivamente alle forniture di raggiungere alcune aziende, tra cui gli appaltatori militari americani. In attesa che il governo di Pechino elabori queste nuove regole, le spedizioni di magneti – essenziali per l’assemblaggio di automobili, droni, robot, missili e non solo – sono state bloccate in molti porti cinesi. La dura contromisura adottata dalla Cina sarebbe scattata in realtà il 4 aprile scorso, poco dopo l’introduzione dei «dazi reciproci» da parte di Washington. Quel giorno, Pechino ha ordinato restrizioni all’esportazione di sei metalli pesanti delle terre rare, che vengono raffinati interamente in Cina, nonché di magneti in terre rare, il 90% dei quali è prodotto dal Dragone. Le relative spedizioni all’estero, scrive il New York Times, possono avvenire ora solo con apposite licenze speciali. Se le fabbriche americane dovessero esaurire le scorte di magneti e metalli, ciò potrebbe costringere a uno stop della produzione di alcune automobili e prodotti tecnologici.

Xi Jinping: «Il protezionismo non porta da nessuna parte»

Mentre la guerra commerciale con Washington tiene tutto il mondo con il fiato sospeso, Xi Jinping ha cominciato la sua prima missione all’estero del 2025. Il presidente cinese è arrivato oggi ad Hanoi, in Vietnam, e nei prossimi giorni visiterà anche Malesia e Cambogia. Il protezionismo «non porta da nessuna parte» e una guerra commerciale «non vedrà vincitori», ha ribadito il leader cinese. Il Dragone sta cercando di presentarsi come un’alternativa stabile e affidabile rispetto all’imprevedibilità di Trump. E il Vietnam, primo Paese scelto da Xi per la sua missione estera, ha a lungo perseguito la cosiddetta «diplomazia del bambù», cercando di mantenere buoni rapporti sia con la Cina che con gli Stati Uniti.

I consigli di Salvini a Meloni per l’incontro con Trump

L’Unione europea, nel frattempo, si concede il lusso di poter negoziare con Washington con più tranquillità, grazie alla sospensione di novanta giorni dei «dazi reciproci». Nei confronti del Vecchio Continente restano in vigore un dazio base del 10% su tutte le esportazioni verso gli Usa e un’aliquota aggiuntiva del 25% su acciaio e alluminio. È anche con l’obiettivo di eliminare queste barriere commerciali che giovedì 17 aprile la premier Giorgia Meloni incontrerà Trump a Washington. E in vista di quell’occasione, il suo vice Matteo Salvini ha qualche consiglio da darle. Per il segretario della Lega, la premier «dovrà avere la linea del buon senso, quello che il governo italiano ha sempre tenuto, non inseguendo gli ultrà di Parigi o Bruxelles che parlano di bazooka, contro dazi e guerre commerciali. Sarà una missione delicata, non c’è nulla di semplice ma fortunatamente abbiamo buoni rapporti con tutti».

Foto copertina: EPA/Athit Perawongmetha | Xi Jinping arriva all’aeroporto di Hanoi, in Vietnam, 14 aprile 2025