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Trump condanna l’attacco russo a Sumy ma incolpa Zelensky e Biden: «Hanno permesso una guerra farsa»

14 Aprile 2025 - 17:25 Alba Romano
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«Questa è la guerra di Biden, non mia. Ma sto lavorando per fermarla», ha scritto su Truth il presidente Usa. La replica del leader di Kiev: «Così rischiamo il conflitto mondiale»

«Il presidente Zelensky e Joe Biden hanno fatto un lavoro orribile nel consentire» alla guerra in Ucraina di iniziare. Donald Trump torna a incolpare il suo predecessore e il leader di Kiev, sottolineando che la guerra fra la Russia e l’Ucraina è la «guerra di Biden, non mia. Putin, e tutti gli altri, rispettavano il vostro presidente. Non ho nulla a che vedere con questa guerra, ma sto lavorando diligentemente per fermare la morte e la distruzione. Dobbiamo fermare la guerra rapidamente», sottolinea. Prima dell’attacco diretto ai due, Trump aveva condannato il raid russo alla città ucraina di Sumy, in cui sono morte almeno 34 persone. «È stata una cosa orribile», ha detto il presidente Usa a bordo dell’aereo presidenziale Air Force One durante il suo viaggio di ritorno a Washington. «Mi è stato detto che hanno commesso un errore, ma penso che sia una cosa orribile. Penso che l’intera guerra sia una cosa orribile», ha dichiarato il presidente americano parlando con alcuni giornalisti. A condannare il brutale attacco dell’esercito del Cremlino è stato anche Brian Hughes, portavoce del consiglio alla sicurezza nazionale statunitense, secondo cui ciò che è avvenuto a Sumy «è un chiaro e duro promemoria» della necessità di negoziare la pace tra Russia e Ucraina.

Zelensky invita Trump

Mentre Washington preme per la ripresa delle trattative, a frenare è il leader di una delle due parti direttamente coinvolte nel conflitto: Volodymyr Zelensky. In un’intervista alla Cbs, il presidente ucraino ha invitato Donald Trump a visitare l’Ucraina – dove non è mai stato – per contrastare la devastazione degli attacchi russi e «vedere la gente, i civili i guerrieri, donne, bambini e ospedali distrutti o morti». Zelensky ha poi aggiunto: «Venite, vedete, e poi andiamo avanti con un piano per porre fine alla guerra». «Tutti i siti danneggiati sono civili: condomini, negozi, un’area di servizio»: ha poi scritto su Telegram dopo che il Cremlino ha detto che i raid russi colpiscono siti militari. Oltre a Sumy, dice il leader ucraino, nella notte sono stati colpiti «Odessa, Slovyansk, Uman, Kharkiv, Beryslav e altre città e villaggi». «Solo una vera pressione sulla Russia potrà fermare tutto questo. Sono necessarie sanzioni concrete contro i settori che finanziano la macchina di morte russa. Coloro che hanno provocato la guerra devono essere fermati e ritenuti responsabili delle loro azioni: è giusto così», conclude Zelensky.

L’Ue in pressing sugli Usa per una tregua

L’Unione europea, nel frattempo, spinge sulla Casa Bianca affinché costringa Vladimir Putin a sedersi al più presto al tavolo dei negoziati e trovare un accordo per mettere fine alla guerra. «Chi vuole che le uccisioni finiscano in Ucraina deve mettere massima pressione sulla Russia», ha detto l’alta rappresentante per la politica estera Ue, Kaja Kallas, alludendo proprio alle parole di Trump. «In un mese di tregua senza condizioni, accettata dall’Ucraina ma non dalla Russia, abbiamo visto i civili uccisi», ha aggiunto l’ex premier estone, precisando che servono più aiuti militari per permettere a Kiev di difendersi.

La strage di bambini ucraini

Secondo l’Ufficio del procuratore generale ucraino, sono 618 i bambini uccisi dalle forze russe dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina il 24 febbraio 2022, mentre altri 1.884 sono rimasti feriti. «Oltre 2.500 bambini hanno sofferto in Ucraina a causa dell’aggressione armata su vasta scala della Russia. Fino alla mattina del 14 aprile 2025, secondo le informazioni ufficiali dei procuratori minorili, 618 bambini sono stati uccisi e più di 1.884 hanno subito ferite di diversa gravità», si legge in un comunicato pubblicato sui social.

Foto copertina: EPA/Ukraine State Emergency Service

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