Il piano della Slovacchia per uccidere centinaia di orsi: «Inaccettabile, l’Ue intervenga»


È finito sul tavolo delle istituzioni europee il controverso piano del governo slovacco che prevede l’uccisione di centinaia di orsi. Nel 2024, la Slovacchia ha ucciso 144 esemplari di orso bruno, una specie rigorosamente protetta dalla direttiva Habitat dell’Unione europea, che ne consente l’uccisione solo in determinate condizioni. Quest’anno, il premier Robert Fico sembra intenzionato a ucciderne altri 350. Un piano ritenuto inaccettabile da diversi eurodeputati del Parlamento europeo, che si rivolgono ora a Ursula von der Leyen per chiedere di fermare l’uccisione di orsi in Slovacchia.
La protesta degli ambientalisti
Secondo Michal Wiezik, del gruppo liberale Renew, il piano del governo slovacco rappresenta «una violazione grave e diretta delle norme europee». Le preoccupazioni rispetto alla sicurezza pubblica, ha spiegato Wiezik a Euractiv, vanno prese sul serio, ma non giustificano le uccisioni autorizzate dalla Slovacchia. «L’attuale aumento delle sparatorie agli orsi dimostra chiaramente che le misure preventive sono state ignorate», insiste ancora l’eurodeputato slovacco. Le regole europee, d’altronde, prevedono che i governi debbano attuare una serie di misure preventive prima di rilasciare permessi ai cacciatori per uccidere specie animali rigorosamente protette, come gli orsi. Eppure, secondo diversi gruppi ambientalisti, questo non è l’iter scelto dal premier slovacco Fico, che ha puntato fin da subito sull’autorizzazione delle uccisioni.
La posizione della Commissione Ue
César Luena, eurodeputato spagnolo dei Socialisti e Democratici, ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea in cui chiede «di agire e di farlo subito» per valutare se la Slovacchia abbia violato il diritto europeo. La risposta ufficiale dell’esecutivo comunitario ancora non è arrivata. Per ora, solo un portavoce si è esposto sulla questione, ricordando che qualsiasi misura utilizzata per controllare la popolazione di orsi deve essere conforme «alla direttiva sugli habitat, anche se si tratta di misure di emergenza». Secondo Euractiv, la legge sugli orsi adottata dalla Slovacchia nel 2024 era stata autorizzata dalla stessa Commissione europea in cambio di un voto positivo del governo di Fico sulla legge per il ripristino della natura, uno dei provvedimenti più ambiziosi del Green Deal.
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