Liliana Segre e le guerre a Gaza e in Ucraina: «Io donna di pace ma oggi mi sento inutile»


«Io che sono una donna di pace mi sento inutile, quello che ho tentato di trasmettere è stato invano». Sono parole di profonda amarezza quelle pronunciate dalla senatrice a vita Liliana Segre durante la cerimonia in cui ieri, lunedì 14 aprile, ha ricevuto la tessera onoraria dell’Anei, l’Associazione internati nei lager nazisti. «La mia età così vicina ai 100 mi fa dire, “allora è stato tutto inutile” quando accendo la tv e vedo Gaza e l’Ucraina», ha concluso. All’evento di ieri a Milano è stato ricordato anche Alfredo Belli Paci, marito di Segre scomparso nel 2007 ed ex internato militare.
Il ricordo del marito
Alfredo è stato «il mio primo e unico amore», dice Liliana Segre a margine della cerimonia dell’Anei. Suo marito fu tra i circa settecento mila internati militari italiani, ossia soldati del Regno d’Italia catturati dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 per essersi rifiutati di combattere al fianco dei nazisti e dei repubblichini. «C’era una differenza di base tra me e mio marito», ricorda oggi la senatrice a vita. «Lui – spiega Segre – tornando dalla prigionia ritrovò sua mamma, suo papà, sua sorella e il cane, che non lo vedeva da tanto e gli saltò in braccio. Io tornai a Milano dove abitavo e la casa era occupata da altri. Ero orribile, una selvaggia irriconoscibile, e vidi subito che i parenti a cui tenevo di più erano stati bruciati per la sola colpa di essere nati».
La sofferenza per le guerre
Per molti anni, Liliana Segre confessa di aver fatto molta fatica a condividere le sue esperienze e i traumi del passato con i figli. Fino a che a un certo punto decide di rendere la divulgazione di ciò che era successo a lei e a tanti altri ebrei italiani una vera e propria missione di vita, che l’ha portata nelle scuole di tutta Italia. Oggi Liliana Segre ha 94 anni e dice di soffrire quando legge delle guerre che ancora imperversano in giro per il mondo: «Io sono una donna di pace. Soffro enormemente a vedere le guerre, soffro per tutti i bambini di qualunque etnia e religione. Quando penso che i bambini devono diventare soldati, sento una ripugnanza assoluta per chi invece di sedersi per la pace manda uomini in guerra».
Foto copertina: ANSA/Mourad Balti Touati | La senatrice Liliana Segre partecipa a un convegno al Memoriale della Shoah a Milano, 3 marzo 2025